Il prossimo 25 maggio si voterà per il rinnovo di numerosi consigli comunali. In Irpinia sono chiamati al voto ben 51 comuni, alcuni dei quali molto significativi. L’occasione è buona per ricordare a tutti noi le parole di don Luigi Ciotti: “Da secoli parliamo di camorra, di mafia. Basta! Se fosse solo un problema di organizzazione criminale basterebbe il lavoro dei magistrati”. Oggi, piuttosto, bisogna parlare di corruzione sistemica, di infiltrazione diffusa nel tessuto sociale, economico, politico, culturale e bisogna farlo senza nascondersi dietro gli slogan “antimafia” e “legalità”, parole ormai retoriche e sterili, con cui tutti si riempiono la bocca. Il coordinamento di Libera Avellino, dopo una lunga e profonda analisi, chiede alle forze politiche e civiche impegnate in questa tornata elettorale di dare segnali di cambiamento reali e concreti: tutti i candidati devono essere persone “pulite” e non soggette a misure di prevenzione personale e patrimoniale per reati di corruzione, concussione, mafia, estorsione, riciclaggio, traffico illecito di rifiuti, e ogni altra fattispecie ricompresa nell’elenco di cui all’art. 1 del Codice di autoregolamentazione approvato dalla Commissione parlamentare antimafia nella seduta del 18 febbraio 2010. Chiediamo che tutte le amministrazioni adottino come Codice Etico la “Carta di Pisa” predisposta da Avviso Pubblico e tesa a rafforzare misure di legalità su questioni come la trasparenza, il conflitto d’interessi, il finanziamento dell’attività politica e le nomine in enti e società pubbliche. Però vogliamo rivolgerci soprattutto ai tanti cittadini che si recheranno alle urne chiedendo con forza di denunciare casi di voto di scambio di ogni tipo. La corruzione, i favoritismi e i personalismi sono il cancro del nostro Paese. Soltanto il “noi” può essere il protagonista di un vero cambiamento sociale.