Martedì 2 gennaio 2018 alle ore 19.30 nella splendida Collegiata di San Michele a Solofra si terrà il settimo appuntamento musicale “Irpinia, musica e castelli” organizzato dalla Provincia di Avellino. Un quartetto di eccezione:
Luisa Saparova violino, MaghzhanSaghadivioloncello, BatyrzhanSmakov controtenore, Sara Assabayeva pianoforte.
Luisa Saparovanata in Kazakistan, ha studiato violino e ottenuto il Biennio magistrale dell’Università Nazionale delle Arti, ha frequentato numerose masterclass in Europa.
MaghzhanSaghadynato in Kazakistan, ha vinto numerosi concorsi nazionali ed internazionali. Solista dell’orchestra “Accademia dei solisti” di AimanMussakhajayeva.
Sara Assabayevaha studiato pianoforte al conservatorio di Tchaikovsky di Mosca, è capo della facoltà di pianoforte presso l’Università Nazionale delle Arti del Kazakhstan dove insegna anche pianoforte, ha vinto numerosi concorsi nazionali ed internazionali ed è solista dell’istituzione Kazakhconcert.
BatyrzhanSmakovnato in Kazakistan, è solista dell’istituzione Kazakhconcert, solista collaboratore del teatro dell’Opera di Astana. È docente presso l’Università Nazionale delle Arti del Kazakhstan, direttore del Coro dell’università nazionale d’arte di Astana. Il programma prevede musiche di A. Vivaldi – Anderò, volerò, griderò, E. Elgar – Salut d’amour, P. De Sarasate – Introduzione e Tarantella, J. Massenet – Meditation de Thais, F. Chopin – Fantasia improvviso op. 66 – Studio in Lab maggiore op.25 n.1 – Studio in Mi maggiore op. 10 n.3 – Valzer in Do diesis min op.64 n.2, V. Bellini – Fenesta che lucive, G. Rossini – Tarantella, P. Denza – Funiculì – funiculà, D. Popper – Concert Polonais, A. Vivaldi – Concerto in B-dur RW 547, G. F. Handel – Lascia ch’io pianga, Vivaldi – Nisi Dominus.
Soddisfatto per l’inserimento di Solofra all’interno del cartellone musicale il presidente del Consiglio e delegato allo spettacolo Francesco Filodemo: “grati alla Provincia e al consigliere Girolamo Giaquinto che garantisce non solo a Solofra ma all’intera area della Valle dell’Irno di ampliare l’offerta culturale”.