Solo ieri era stato arrestato con altri due complici di cui una donna e tradotto in carcere a Bellizzi dove il 30enne è poi deceduto. Ancora non sono chiare le cause della morte ma, stando alle prime indiscrezioni, il giovane sarebbe arrivato nel penitenziario sotto effetto di droghe. Anche se le certezze saranno fornite solo dagli esami autoptici che permetteranno di conoscere le esatte cause del decesso. E stabilire se la morte sia davvero legata al consumo di stupefacenti. Il 30enne si era reso protagonista di una rapina stile arancia meccanica, infatti autori di una rapina perpetrata la sera precedente ai danni di una 70enne di Monteforte Irpino che, nei pressi della sua abitazione, era stata bloccata da tre sconosciuti e con forza portata via con la sua autovettura guidata da uno dei malviventi. A bordo del veicolo sarebbe stata minacciata e picchiata dai tre giovani (tra cui una donna) che vanamente pretendevano di farsi indicare dove custodisse i soldi. Quindi, giunti in località periferica del capoluogo irpino, la scaraventavano fuori dall’auto.
Dalla testimonianza del Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria), la complice del 30enne, poco dopo l’accesso in carcere, sarebbe stata colta da una crisi da overdose ma salvata dall’intervento della Polizia Penitenziaria con l’aiuto del personale medico. Hanno provveduto al ricovero urgente al pronto soccorso dove la ragazza è rimasta ricoverata tutta la notte. Il ragazzo poi deceduto, invece, sempre secondo il racconto del sindacato, non avrebbe dato segni di sofferenza, tanto che anche i compagni di cella non si sarebbero accorti del suo decesso.