“Dispiace leggere le affermazioni del sindaco di Solofra in relazione al diniego della Provincia sulla Variante Planimetrica al Piano Regolatore Territoriale del Consorzio Asi per l’agglomerato di Solofra in sede di Conferenza di Servizi. Tali affermazioni impongono una risposta, perché si tratta di accuse gravissime. Anzitutto, va sottolineato che non mi sono occupato e non mi occupo di questioni tecniche. La decisione è stata adottata dall’Area Tecnica e Governo del Territorio dell’Amministrazione provinciale al termine di un percorso cominciato mesi addietro.
Il sindaco di Solofra non spiega le ragioni del parere negativo, accusa a testa bassa il sottoscritto e l’ente di manovre politiche. Non dice che non esistono le condizioni tecnico-giuridiche per realizzare quanto proposto. E questo lo deduco da una relazione che consta di undici pagine, frutto di un lungo e certosino lavoro istruttorio, redatte dagli uffici preposti della Provincia.
Come può solo immaginare che io, in qualche modo, possa aver condizionato l’attività di questi uffici che, ovviamente, seguono pedissequamente la norma? Sono cose che non mi appartengono e non appartengono alla Provincia. La Conferenza di Servizi, dunque, si è svolta nella massima regolarità e non entro nel merito di valutazioni tecnico-giuridiche. E’ mio dovere difendere l’operato dell’Ente, dei suoi funzionari e tecnici, da attacchi gratuiti. Non c’è stato alcun atteggiamento ostruzionistico, né giochi sottobanco. Non c’è stata alcuna imboscata politica. Per quanto mi riguarda, la storia personale e politica raccontano ben altro. Non ho necessità di questi mezzucci per ottenere il consenso. Forse, tali operazioni vengono ordite e compiute da altri personaggi politici locali. Di sicuro non da me. Il sindaco di Solofra afferma che gli altri partecipanti alla Conferenza di Servizi hanno espresso parere favorevole. E’ vero: ma ovviamente per la parte di loro competenza. Per quanto ci riguarda, in base a quanto riferiscono i nostri Uffici, non esistono le condizioni per il via libera. Il sindaco di Solofra può opporsi alla decisione della Provincia nelle sedi preposte. Ha tutti gli strumenti per farlo. Se avrà ragione vorrà dire che il nostro ente avrà sbagliato. Ma non credo che ciò avverrà.
Va anche detto che all’attenzione della Conferenza di Servizi e al protocollo dell’Ente è giunta un’osservazione circostanziata sulla vicenda specifica che contiene gravi denunce. Tale documento è stato inviato alla Procura della Repubblica di Avellino. Infine, misia consentito l’utilizzo di una tipica espressione romana per ribadire un concetto espresso in premessa: il sindaco di Solofra ha preferito buttarla in caciara anziché spiegare le ragioni che hanno portato alla bocciatura. E soprattutto voglio dire che la comunità di Solofra merita e ha la stessa attenzione delle altre 117 del territorio irpino. Non consento a nessuno di sostenere il contrario”.