L’ Isola d’Ischia, secondo nuove conoscenze, si è formata 150.000 anni fa. I primi crateri si formarono nelle vicinanze della collina di Campagnano non lontano dal Castello Aragonese.
La roccia sulla quale è stato costruito il Castello Aragonese è essa stessa un vulcano che risale a 132.000 anni fa ed è il terzo vulcano più antico dell’Isola d’Ischia.
Fino a circa 55.000 anni fa l’attività vulcanica era concentrata nella zona di Campagnano, Monte Vezzi, Monte Cotto fino a Sant’Angelo e nella zona di Monte Vico presso Lacco Ameno, come anche a Punta Imperatore, al Rione Bocca e alla Scarrupata di Barano.
Circa 55.000 anni fa si formò una gigantesca camera magmatica al di sotto dell’odierna Isola d’Ischia. Attraverso spaccature e crepacci nella crosta terrestre il magma fluido fu scagliato nell’atmosfera e la camera magmatica si svuotò. Il coperchio della camera magmatica sprofondò e la conca che si creò nella crosta terrestre si chiama “Caldera”. Laddove oggi si trova l’Isola d’Ischia c’era una “Caldera”. Poiché 55.000 anni fa la superficie del mare si trovava a circa 150-200 m più in basso di oggi, questa “Conca-Caldera” era in superficie.
In seguito all’innalzamento del livello del mare questa conca fu quindi sommersa.
L’attività vulcanica si arrestò su tutta l’Isola d’Ischia nel 1301 dopo l’eruzione del vulcano Arso. Una colata di lava si verso da Fiaiano, a monte di Ischia Porto, finendo nel mare e dando origine alla lingua di terra di Punta Molino. Ancora oggi questo tracciato è ben visibile, esso è delimitato dalla “Pineta” che fu piantata sulle pietre di lava.
In questo bosco si trovano ben conservate creste della lava solidificata. Arso”-Corso della lava
Che l’attività vulcanica sull’Isola d’Ischia non è ancora del tutto spenta lo mostrano le numerose sorgenti termali, le fumarole, la sabbia calda dovuta all’attività vulcanica.