Il progetto è promosso dalla Federazione Italiana Teatro Amatori. Diretto da Daniele Franci, prevede quattro settimane di attività residenziale in Italia (tra gennaio e giugno) e una in Olanda, a Utrecht
Scelti gli undici giovani che parteciperanno all’ottava edizione di ITAF (International Theater Academy of FITA), il progetto di alta formazione nelle arti dello spettacolo promosso dalla Federazione Italiana Teatro Amatori (FITA), leader nel settore a livello nazionale con 1500 compagnie aderenti e 25mila tesserati.
Una “squadra” diversa dal solito per un’edizione necessariamente diversa – fin dalle selezioni, svoltesi online – ma proprio per questo fortemente voluta: accanto a ragazzi e ragazzi tesserati FITA, infatti, quest’anno la proposta è stata allargata alla Cofas, associazione trentina del teatro amatoriale da tempo attiva in progetti comuni con FITA, alla compagnia Melpomene della federazione spagnola del teatro amatoriale, partner di ITAF, e al Dams dell’Università di Palermo, che con FITA ha firmato lo scorso anno un protocollo in materia di formazione.
A formarla sono: Davide Carella dalla Puglia, Chiara Coianiz dal Friuli Venezia Giulia, Nicolò L’Arco dal Piemonte, Marta Marenco dalla Liguria, Savio Perri dalla Lombardia, Lorenzo Segaletti dal Lazio e Massimo Cattani dalla Toscana, tutti iscritti FITA; Diletta Cofler della Cofas; Vittoria Frumento ed Emanuele Carlino del Dams di Palermo; e Daniela Alias Fernandes dalla Spagna.
“Abbiamo avuto un’alta adesione alle selezioni – commenta il direttore del progetto, Daniele Franci – a conferma che il desiderio di vivere l’arte e di mettersi in gioco non si è spento, nonostante tutto. Anzi. Ci prepariamo più convinti che mai a questa nuova stagione, che ci vede certamente diversi nella forma e negli strumenti, ma non nella sostanza e negli obiettivi che da sempre ci poniamo con ITAF: accompagnare i giovani in una fase importante del loro percorso, sia artistico che umano, offrendo loro stimoli e opportunità”.
“In tutti i suoi elementi – commenta Carmelo Pace, presidente nazionale FITA – la nostra Federazione ha mostrato di saper affrontare con rapidità ed efficacia i cambi di rotta imposti dalla pandemia nel corso di quest’anno. Abbiamo fortemente voluto che ITAF non si fermasse, nonostante le immaginabili difficoltà. E infatti ha completato il suo percorso 2020 in maniera eccellente, tanto da aver aperto la stagione del teatro comunale Tagliavini di Novellara con una proposta alternativa e di grande impatto. E ora entra nel vivo della sua ottava edizione, dalla quale ci aspettiamo molto, soprattutto per la rete di nuove relazioni che la caratterizza”.
Il programma 2021 di ITAF prevede quattro settimane residenziali nella sede del Centro nazionale di alta formazione FITA a Reggio Emilia, articolate tra gennaio, marzo, aprile e giugno. A ottobre, invece, una settimana di attività all’estero, al Creative College di Utrecht, in Olanda, dove è prevista una speciale replica dello spettacolo che sarà allestito durante il progetto.