È stato il Patriarca di Venezia, Sua Eccellenza Reverendissima Francesco Moraglia a proporre alla Città del Vaticano, con una scelta artistica impegnativa, il “Presepe di Sabbia” di Jesolo, cioè una versione assolutamente nuova rispetto alla linea tradizionale della rappresentazione cristiana della nascita di Gesù. Il Sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, ha accettato la sfida e motiva la sua decisione di investire su una buona idea, nata dal territorio nel 2002: il suo obiettivo è quello di farla diventare un Evento internazionale nel 2018.
L’Assessore Flavia Pastò, illustra la complessità del progetto, partendo dall’aspetto legato alla solidarietà che ha spinto a realizzare il presepe nella piazza simbolo della cristianità. Le diverse fasi nella costruzione del monumentale bassorilievo (larghezza 15 m, altezza 5 m e profondità 6 m) sono illustrate nella loro successione, prevista dal crono-programma di lavoro: dal trasporto di 900 tonnellate di sabbia alla messa in opera della piramide che sarà trasformata nella scultura disegnata nel bozzetto; così via fino ad una copertura che protegga l’opera dalle intemperie, ma permetta la piena visibilità del Presepe nel contesto scenografico della Piazza, sovrastata dalla Cupola di Michelangelo.
Siamo di fronte ad un’opera effimera che vivrà soltanto il tempo liturgico del Natale, e poi… tornerà sabbia. Ma allo stesso tempo il bassorilievo è ineguagliabile, di forte intensità espressiva, ricco di dettagli ambientali e di profondità prospettica. Il Sand Nativity 2018 è realizzato da 4 artisti (un russo, un americano, una olandese ed uno della Repubblica Ceca) tra i migliori costruttori di Eventi internazionali che si accendono durante l’anno nei 5 Continenti.
L’impresa mette in mostra le grandi capacità di una realtà, Jesolo, inserita in quello straordinario territorio che è il Veneto. Ed è il vicepresidente della Giunta Regionale del Veneto, Gianluca Forcolin a sottolineare questo aspetto, motivando le ragioni che hanno indotto a sostenere e patrocinare l’iniziativa. In conclusione: l’Amministrazione Comunale di Jesolo si è impegnata ad organizzare qualcosa di unico. Un lungo lavoro, un’equipe attenta, preparata e appassionata che da un anno lavora per raggiungere un obiettivo che fino ad oggi era davvero impensabile.
Il Sand Nativity, una scultura realizzata grazie alla creatività, l’immaginazione, ma soprattutto grazie al talento artistico di alcuni dei più grandi scultori del mondo che utilizzano la sabbia che proviene dalle Dolomiti, le montagne più belle del mondo.
Mediante questa materia prima, quasi evanescente, si assiste come attraverso una magia creativa alla realizzazione di un’opera monumentale unica al mondo. La lungimiranza della Città di Jesolo, la passione degli artisti e l’accoglienza del Patriarca e della Città del Vaticano, permettono di realizzare qualcosa che donerà diverso splendore ad una delle piazze più belle al mondo.
Quel colonnato realizzato dal Bernini in un solo abbraccio accoglie simbolicamente tutta l’umanità, ed è lì che il Presepe si offrirà per la contemplazione della sua sacra meraviglia, ricreata nel cuore della cristianità.
Il lavoro, i progetti e la storia di questo evento unico al mondo sono e saranno raccontati da grandi professionisti della comunicazione, che siete voi.
«Quando ho inoltrato questa proposta, certamente innovativa, alla Santa Sede – dichiara il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia -, ero convinto che avremmo fatto una bella figura. Vedendo le precedenti edizioni del presepe di sabbia, infatti, sono sempre rimasto colpito dalla tecnica usata e dalla bellezza delle raffigurazioni, in particolare anche dei volti più noti, come quello del Papa. E sono anche convinto che quanto verrà realizzato potrà rimanere nella storia degli allestimenti in Piazza S. Pietro per la sua peculiarità, difficilmente riproducibile per preziosità e originalità».
“Per la Città di Jesolo poter realizzare in piazza San Pietro il presepe di sabbia è un sogno che diventa realtà – spiega il sindaco Valerio Zoggia -. E’ motivo di orgoglio perché rende merito ad un’intuizione, quella di realizzare la natività con la sabbia del nostro litorale, nata ormai sedici anni fa e che nel tempo ha saputo conquistare l’apprezzamento di oltre un milione di visitatori che hanno fatto tappa nella nostra località per ammirarla. A questo si aggiunge il sostegno ricevuto dal Patriarca di Venezia, S. Ecc. mons. Francesco Moraglia e dei vescovi della Conferenza Episcopale Triveneta. Il loro interessamento ci ha permesso di giungere a questo traguardo: donare al Santo Padre e a tutto il mondo, in piazza San Pietro, un’opera dal valore unico nel suo genere. Per noi è un evento straordinario, un onore grandissimo. Sarà nostro impegno esserne degni”.
“Siamo fieri ed orgogliosi di poter esportare un contenuto nato nella nostra Jesolo nel cuore della cristianità – aggiunge l’assessore al Turismo, Flavia Pastò -. Per noi non è solo occasione per mostrare ciò che siamo in grado di offrire, ma dimostrare soprattutto la forza comunicativa e solidale che Jesolo Sand Nativity è capace di trasmettere. Non possiamo infatti non guardare alle opere benefiche che grazie alla generosità delle persone è stato possibile realizzare in almeno 20 paesi nel mondo. A partire dal 2004, infatti, il presepe di sabbia ha raccolto offerte per oltre 700 mila euro con le quali è stato possibile migliorare la qualità della vita di migliaia di persone. Questa testimonianza di solidarietà troverà posto in piazza San Pietro e speriamo che possa rappresentare per tanti uno stimolo a fare del bene”.
Un grande onore per il nostro territorio – specifica il Vice Presidente della Regione del Veneto, Gianluca Forcolin – e soprattutto un grande riconoscimento per i maestri scultori nel vedere quest’opera suggestiva partire da Jesolo per approdare a Roma, in un luogo simbolo della nostra cristianità, accolta nell’abbraccio del colonnato del Bernini. In questa piazza che rappresenta anche una “finestra sul mondo”, oltre alla maestria dei nostri artisti, avremo così modo di evidenziare il carattere e i valori di ospitalità, assistenza e solidarietà del nostro territorio e della nostra gente”.
Federica Guerriero
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