Rapporti sessuali in cambio di assorbenti e di prodotti sanitari: cresce l’allarme per alcune consuetudini diffuse in situazioni caratterizzate da povertà e disinformazione sulla salute pubblica e le mestruazioni. In Kenya le ragazze sono costrette a fare sesso per ottenere beni igienici simili, come ricorda l’Independent.
Il 65% delle donne e delle ragazze non possono permettersi gli assorbenti. Quando le persone guadagnano meno di due dollari al giorno, le famiglie spendono per pane e latte, non per gli assorbenti, considerati meno necessari. La situazione è così critica che in uno studio del 2015 su tremila donne keniote è emerso che una quindicenne su dieci si prostituisce per procurarsi i soldi e comprare quello che le serve.
Le mestruazioni sono ancora un tabù. Il 54% delle ragazze del Kenyaha segnalato difficoltà nell’accedere ai prodotti di gestione dell’igiene mestruale e il 22% delle ragazze in età scolastica ha dichiarato di aver acquistato i propri prodotti sanitari a distanza. Il sesso oltre i confini avviene perché gli articoli non sono disponibili nei villaggi delle ragazze. In molti casi non ci sono neanche mezzi di trasporto.
«Il mio ciclo – racconta un’adolescente all’Independent – è iniziato nel 2014. Giocavo a pallamano e la mia compagna mi ha avvisato che c’era del sangue sulla coscia. Avevo paura di confessare tutto al mio insegnante. La mia amica mi ha consigliato di legarmi un pullover intorno alla vita e di dire all’insegnante che ero malata e non potevo giocare. Una volta fuori da scuola siamo andate in un posto e abbiamo ricevuto da un uomo quello di cui avevamo bisogno di nascosto dalle nostre famiglie. Mi sono trovata in una trappola perché mi mancavano gli assorbenti igienici. La mia amica mi ha suggerito di andare a letto con lui spiegandomi che non mi sarebbero mai mancati. Sono rimasta incinta nel 2016 e ho fatto nascere un bambino a luglio 2017».