Giuseppe Franco, 31enne di Cassano Jonio, accusato di violenza sessuale aggravata, era di passaggio nella Capitale perché doveva imbarcarsi per una missione. Il fratello denunciato per favoreggiamento
Fermato il (presunto) responsabile dello stupro a Prati. Giuseppe Franco, 31enne originario di Cassano Jonio, in provincia di Cosenza, dipendente del ministero della Difesa in forza all’Arsenale della Marina, è «gravemente indiziato» del reato diviolenza sessuale aggravata sulla 15enne. Davanti agli inquirenti all’inizio il militare avrebbe respinto l’accusa sostenendo che il rapporto con la ragazza è stato consensuale. Franco era di passaggio a Roma perché mercoledì si sarebbe dovuto imbarcare per una missione. Suo fratello è stato denunciato per favoreggiamento: è stato intercettato mentre recuperava la bicicletta usata dallo stupratore per raggiungere piazzale Clodio. E Franco era nascosto in casa sua.
La ricostruzione degli inquirenti
Le indagini della Squadra mobile hanno consentito di ricostruire la dinamica dell’aggressione. Franco, fingendosi poliziotto, con il pretesto di multare la giovane perché l’aveva vista bere birra con due amiche, le aveva intimato di mostrargli i documenti e di seguirlo in commissariato. A quel punto il militare, dopo aver assicurato a un palo la sua bicicletta, ha condotto la ragazza a piedi in via Teulada e, all’altezza del parcheggio di via Casale Strozzi, l’ha trascinata con la forza nel piccolo parco lì vicino e ha abusato di lei. Al termine del rapporto Franco ha riaccompagnato la 15enne in via Basile, dove l’aveva incontrata poco prima ma, scorgendo un adulto, è fuggito.
Tradito dalla bicicletta
È stata la bicicletta a mettere nei guai il militare, poiché per prima cosa la polizia ha iniziato a sorvegliare la due ruote. E all’una della scorsa notte ha fermato un giovane che cercava di recuperarla. Era il fratello del violentatore che, dopo reticenze e improbabili scuse, ha ammesso che era stata parcheggiata lì la sera precedente dal militare. È scattata la perquisizione in casa del fratello di Franco, nel corso della quale sono stati sequestrati un paio di pantaloncini, appena lavati, corrispondenti a quelli descritti dalla 15enne. Anche la videocamera di uno dei negozi presenti lungo la via di fuga ha aiutato a confermare l’identità dello stupratore. A ulteriore riscontro sono state acquisite diverse testimonianze, tutte concordanti con il racconto della vittima e delle sue amiche. Infine Franco è stato riconosciuto – senza alcun dubbio – dalla 15enne.
Il questore: «Prove schiaccianti»
«Mi dispiace per quello che è successo, ma siamo soddisfatti perché in tempi record i nostri investigatori hanno individuato l’autore del fatto». Lo ha detto il questore di Roma, Nicolò D’Angelo, commentando l’arresto da parte della Squadra mobile del presunto autore della violenza sessuale ai danni della 15enne. «Hanno lavorato bene e velocemente – ha aggiunto – gli elementi a suo carico sono pregnanti».
Sospeso dalla Marina
La Difesa intanto ha «immediatamente sospeso dall’impiego» il militare. «Il ministero – si legge in un comunicato stampa -, ove ne ricorrano i presupposti, non mancherà di promuovere la costituzione in giudizio della pubblica amministrazione».