Il maltempo che ha colpito le regioni del centro-sud non dà tregua e il rischio speculazioni si fa sempre più concreto. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti, che sottolinea come i prezzi di ortaggi e verdure si siano impennati in media del 200%. Questo per effetto del gelo e della neve che hanno provocato danni al momento incalcolabili visto anche il continuo aggravarsi della situazione.
Dalle Marche in giù, lungo Abruzzo e Molise, e dal Lazio e la Campania, fino in Puglia, Calabria e Sicilia, sono migliaia le aziende agricole che hanno perso le produzioni di ortaggi invernali. Le piante di carciofi, rape, cavolfiori, cicorie, finocchi, scarole sono state letteralmente bruciate dal gelo, mentre molti agrumeti e vigneti di uva da tavola hanno ceduto sotto il peso della neve.
Ieri l’Amministrazione comunale di Policoro (Matera) ha chiesto al presidente della Giunta regionale il monitoraggio urgente dei danni provocati dall’anomala ondata di gelo che ha colpito il comparto ortofrutticolo policorese e del Metapontino. Un territorio caratterizzato da un’agricoltura di alto pregio che, solo per la fragola, mette in movimento circa 100 milioni di euro.
“Le informazioni raccolte dal nostro ufficio tecnico – dichiara Andrea Badursi, direttore generale dell’Organizzazione di produttori Asso Fruit Italia, e vicepresidente di Italia Ortofrutta Unione Nazionale – ci hanno consegnato un’istantanea drammatica: il maltempo ha inferto un colpo pesantissimo al settore, che riporta danni alle produzioni in corso. In moltissimi casi è stato pregiudicato, in modo anche irreversibile, lo sviluppo vegetativo delle piante che da qui a qualche settimana sarebbero andate in produzione. Penso proprio alla fragolicoltura, che è strategica per le sorti economiche e patrimoniali delle aziende”.
“Più nello specifico – continua Badursi – gli ortaggi fuori-serra sono andati distrutti per un buon 80%. Quanto alle fragole del Metapontino, i campi situati nelle aree più alte hanno riportato in alcuni punti segni evidenti di bruciatura dei fiori e annerimento dei frutti. Ma anche la situazione dell’uva da tavola, in Puglia, appare molto compromessa nelle zone di Ginosa, Massafra, Laterza, Castallaneta (nella foto di Confagricoltura Taranto, i danno alle colture, ndr), dove la neve ha raggiunto anche i 120 centimetri”.
A tutto ciò si aggiungono le difficoltà logistiche. Le consegne di ortaggi dalla Puglia, per esempio, sono crollate del 70% anche a causa delle precarie condizioni in cui versa la viabilità principale e secondaria. Insomma, nei banchi dei mercati all’ingrosso e del dettaglio alcune referenze sono del tutto assenti mentre altre scarseggiano: dai finocchi ai carciofi, dai cavoli alle zucchine con inevitabili riflessi sui prezzi.