Il primo pasto del mattino non è affatto secondario, anzi. Vietato risolverlo in fretta e furia, perché serve a dare la carica per il resto della giornata: un assioma vero per chiunque, ma ancora di più per gli studenti di ogni età, visto che una ricca e buona colazione si associa a voti migliori. Lo conferma una ricerca pubblicata su Public Economics, secondo cui bambini e ragazzi che al mattino mangiano cibi di qualità assicurandosi un buon apporto energetico hanno anche performance scolastiche più soddisfacenti.
I dati arrivano dalla valutazione degli effetti di un programma del governo statunitense, lo School Breakfast Program, che dal 1966 prevede la distribuzione nelle scuole di colazioni rimborsate dagli Stati federali: pensato per i bambini degli strati sociali più deboli e in maggiori difficoltà economiche, il programma si è molto ampliato negli anni ma le colazioni restano gratuite o a prezzo molto basso per i bimbi che provengono da famiglie al di sotto di una certa soglia di reddito. David Frisvold, economista del Tippie College of Business all’università dell’Iowa, ha confrontato i risultati dei bambini che frequentano le scuole elementari dove è stato attivato il programma e gli alunni di quelle dove non c’è: i risultati indicano che offrire la possibilità di una buona colazione aumenta le medie scolastiche di bimbi che altrimenti non mangerebbero granché prima di entrare in classe, visto che nelle scuole dove il programma non è offerto piccoli dalle stesse caratteristiche hanno in media voti più bassi del 25 per cento in matematica, scienze e lettura. I bambini che appartengono a una fascia svantaggiata della popolazione sono anche quelli che più spesso faticano sui banchi: visto che pure questi studenti mangiando di più e meglio al mattino hanno voti più alti questa è l’ennesima, consistente conferma dell’importanza di una colazione adeguata prima di entrare in classe.
Che cosa portare in tavola per la colazione di uno studente? Serve un pasto completo ed equilibrato: latte o yogurt per le proteine, fette biscottate, pane o cereali (meglio se integrali) per i carboidrati complessi, marmellata o miele per gli zuccheri semplici che danno energia immediata, frutta di stagione per vitamine, sali minerali e fibre che favoriscono il transito intestinale. La tazza di latte e biscotti non basta, così come sono da evitare i cibi industriali preconfezionati; per chi ama il salato, benissimo un toast con il prosciutto. L’importante è variare, perché bambini e ragazzi non si “annoino” vedendosi proposti gli stessi cibi tutti i giorni, e scegliere prodotti di qualità non troppo ricchi di grassi e zuccheri che farebbero salire a dismisura il conto delle calorie: dalla colazione, a seconda dell’età, dovrebbe arrivare circa il 20-30 per cento dell’introito energetico della giornata. Un ricco breakfast come quello appena descritto, in cui siano ben equilibrati proteine, carboidrati, grassi e vitamine, è ancora più utile per tutti gli studenti che devono affrontare gli esami di fine anno, in terza media o alla maturità: serve energia per restare concentrati nelle ore dello scritto e saltare il primo pasto significa avere poi, nella mattinata, cali di memoria e di attenzione che possono compromettere l’esito dell’esame.