Nel giorno dedicato alla Santa Famiglia di Nazareth la Comunità di Grottaminarda ha salutato Don Carmine Santoro, Parroco di Santa Maria Maggiore per 17 anni, indicato a nuovo incarico da S.E. il Vescovo, Sergio Melillo, presso la Parrocchia di Santa Maria dei Martiri ad Ariano.
Al termine della Santa Messa l’Amministrazione comunale ha voluto consegnare una targa ricordo all’amato Parroco quale simbolo di riconoscenza.
“La Vostra guida spirituale – si legge sulla targa – ha seminato del bene nella nostra Comunità, facendoci sentire la gioia di essere fratelli e figli di Dio. Vi auguriamo di poter guidare con la stessa forza e con lo stesso entusiasmo il nuovo cammino che il Signore ha scelto per Voi e lo facciamo con un pensiero di Papa Francesco: A immagine del buon Pastore, il Prete è uomo di misericordia e di compassione, vicino alla sua gente e servitore di tutti.“.
«Il nostro saluto a Don Carmine, – ha affermato il Sindaco Angelo Cobino –, tra sentimenti di tristezza, nostalgia ma allo stesso tempo di speranza, in questa splendida Chiesa di Santa Maria Maggiore a cui Don Carmine giorno dopo giorno ha dato sempre maggior splendore curandone ogni minimo particolare ma soprattutto curando un’intensa attività spirituale e non trascurando mai anche gli aspetti civili tanto che l’essere cristiani e l’essere italiani si sono sempre più intrecciati nella nostra comunità. Ci è stato particolarmente vicino in questa pandemia, anche quando la Chiesa era chiusa. Don Carmine ha segnato un tempo forte nelle nostre coscienze e nella vita della nostra comunità, 17 anni è un tempo lungo ed intenso, avremmo voluto allungarlo e ringraziamo il Vescovo per aver consentito che restasse fin dopo il Santo Natale. Un tempo che abbiamo fortemente interiorizzato e quindi nei nostri cuori ci sarà un grande spazio per Don Carmine. Ma Ariano Irpino e Grottaminarda sono vicine, la Diocesi di Ariano/ Lacedonia è un’unica famiglia e Don Carmine ha una grande missione, quella di rafforzare questa collaborazione tra Chiesa e Amministrazioni fortemente auspicata da noi e dai Vescovi. Ci conforta il sapere che andiamo incontro ad una nuova era di grande cooperazione per il bene delle nostre comunità».