Per diritto di Cronaca.
Si era avuta notizia la mattina del 18 aprile, che il feretro del dott. Carmine Sommese dall’ospedale Moscati di Avellino doveva arrivare al cimitero di Saviano, passando per Corso Italia dove è ubicata la casa Comunale . Essendo la strada del Cimitero presidiata e chiusa dalle forze dell’ordine si è pensato di documentare il passaggio proprio davanti al municipio. Nell’attesa già presenti sul posto una trentina di persone dislocate su tutto il Corso, e presenti come autorizzati 4 fotogiornalisti, tra cui Bassa Irpinia, Videonola e un altro fotoreporter di altra testata.
All’arrivo sul corso del carro funebre con in testa l’auto dei carabinieri, lo stesso procedeva più lentamente e, arrivato fuori il Comune, il carro viene fermato mentre l’auto dei Carabinieri prosegue la sua corsa fermandosi e non accorgendosi della sosta non prevista del carro funebre (come si evince dalle nostre immagini video dall’alto).
Da quel momento sono uscite persone da tutte le parti, in particolar modo dal parcheggio comunale, creando assembramento e mettendo in pericolo un’intera comunità compresi giornalisti e fotoreporter presenti sul posto.
Che il tutto fosse già organizzato visto la presenza di casse acustiche, che riproducevano una marcia funebre,la presenza di un trombettiere e palloncini, su questo vi sono indagini in corso, atte a chiarire questa vicenda.
Presenti più di 100 persone che con telefonini e dirette Faceboock si sono sostituiti al lavoro di giornalisti facendo girare sui media nazionali immagini e fotografie distorte dall’appiattimento dello zoom elettronico presente sullo smartphone e dando anche un’immagine distorta di un intero paese, fino a quel momento ordinato e composto in quarantena.
Saviano con una densità abitativa di circa 17.000 abitanti addolorati per la scomparsa del primo cittadino, si dissocia e non si riconosce nelle immagini fatte vedere in tutti i TG Nazionali, frutto dell’incompetenza nella gestione del fatto e della strafottenza di poche centinaia di persone che hanno violato in maniera grave le disposizioni di legge.