di Salvatore Guerriero, Presidente Nazionale ed Internazionale della CONFEDERAZIONE DELLE IMPRESE NEL MONDO – PMI INTERNATIONAL
Negli ultimi anni, il ricorso a prestiti personali per far fronte alle spese mediche ha raggiunto proporzioni preoccupanti, con un aumento del 6,6% nel 2023 rispetto all’anno precedente, raggiungendo un valore complessivo di oltre un miliardo di euro. Questo dato allarmante evidenzia un crescente problema sociale che necessita di un intervento urgente e determinato da parte delle istituzioni.
L’indagine condotta da Facile.it e Prestiti.it rivela un panorama in cui l’importo medio richiesto si attesta a 6.152 euro, con una durata media del finanziamento di circa 4 anni. È particolarmente sconcertante notare che quasi un quarto delle richieste proviene dalla fascia anagrafica 45-54 anni, sottolineando la difficoltà che la mezza età sta affrontando nel garantirsi cure mediche adeguate.
Uno degli aspetti più rilevanti è che il 42,8% delle richieste di prestiti per cure mediche sono presentate da donne. Questo dato evidenzia una disparità di genere nelle possibilità di accesso alle cure, sottolineando ulteriormente l’urgenza di affrontare la questione.
A livello geografico, emergono regioni come la Sardegna, le Marche e la Liguria, con un peso percentuale di prestiti sanitari maggiore rispetto al resto del paese. Questo suggerisce che la difficoltà nell’accesso alle cure mediche si presenta in maniera più acuta in alcune aree del territorio nazionale.
Il problema va oltre la mera necessità economica: il ricorso alla sanità privata per colmare i ritardi della sanità pubblica è un trend in crescita. La conseguenza è un sistema sanitario a più velocità, dove chi può permettersi cure private gode di un accesso più rapido e efficace rispetto a chi dipende dalla sanità pubblica.
È ora che le istituzioni si confrontino con questa emergenza, implementando politiche mirate per garantire a tutti un accesso equo e sostenibile alle cure mediche. La crisi sanitaria economica non è solo una questione finanziaria, ma un serio problema sociale che richiede un intervento immediato e determinato. Solo attraverso un impegno concreto e coordinato sarà possibile mitigare gli effetti di questa tendenza preoccupante e assicurare a tutti il diritto fondamentale alla salute.