E’ stata spinta nella sua cabina da quell’uomo. E non ha saputo reagire: a soli 17 anni non è riuscita a fermarlo mentre quello allungava le mani, la palpeggiava, la baciava. È questa la cronaca della violenza sessuale consumatasi giovedì scorso alle 05,00 del mattino a bordo di una nave da crociera battente bandiera di Panama, mentre la nave passeggeri navigava nel Mediterraneo tra Palma di Maiorca e Valencia. La vittima, accompagnata dai genitori è stata sentita a lungo negli uffici della Guardia Civil e ha ricostruito nel dettaglio quanto accaduto nella cabina. La ragazzina, inglese, ha detto che tutto è avvenuto la mattina all’alba. Subito è stato avvertito il comandante della nave e l’alto ufficiale ha necessariamente dovuto avvertire le forze di polizia, essendo la violenza sessuale aggravata dalla minore età della vittima un reato procedibile d’ufficio, ovvero senza bisogno di alcuna querela o segnalazione. A quel punto, la nave stava per attraccare al molo delle navi da crociera a Valencia, dove arrivò alle 7,35 del mattino. Sotto accusa è finito un 18enne italiano che è stato arrestato. Il magistrato spagnolo di turno, però, d’accordo con gli investigatori della polizia di frontiera non ha ritenuto di porre in stato di fermo lo straniero poichè si è dichiarato incompetente a perseguire il presunto crimine. In linea di principio, sarebbero Panama e il Regno Unito ad essere maggiormente obbligati ad aprire un procedimento penale. Il primo, perché il crimine è stato commesso nel suo territorio, poiché la nave sembrerebbe avere quella bandiera di comodo, sebbene né la compagnia che gestiva la crociera né il proprietario della nave pare abbiano alcun rapporto con il paese centroamericano. E la seconda, la Gran Bretagna, perché è una sua cittadina, e anche minore, che è stata vittima di un crimine. Il presunto stupratore, per ora, è libero, dal momento che il giudice valenciano è stato costretto a ritirare tutte le accuse contro di lui e lasciarlo andare quando ha scoperto che non aveva giurisdizione in questo caso. Quindi Panama, Regno Unito o Italia sono i tre paesi che dovrebbero indagare e perseguire, se del caso, il presunto stupro della ragazzina britannica da parte di un giovane italiano a bordo di una nave da crociera che si è ancorata nel porto di Valencia, poichè avrebbero tutti e tre hanno giurisdizione sul crimine.