La guerra, strumento di offesa alla libertà, espressione di oppressione dei diritti umani e della sopravvivenza. Le immagini di questi giorni si susseguono ad ogni minuto nelle nostre case, la paura come fonte di grande turbamento mentre bambini, anziani e intere famiglie restano in corsa per raggiungere la strada della salvezza, al riparo da chi ha deciso l’attacco scellerato, con il fuoco e la violenza, deturpando monumenti, edifici e opere d’arte… distruggendo la cultura! Oltre a questo, un bilancio di migliaia di morti è il prodotto che determina il connubio tra nescienza e ipocrisia. Un momento storico che ci induce alla continua lotta con la fame e di un virus che continua, in modo persistente, a non lasciare il pianeta terra, invero le problematiche inerenti alla sopravvivenza restano di gran lunga determinanti e più importanti di scelte assurde con atteggiamenti criminali, caratterizzati da nefandezza e azioni abominevoli. Il mondo è cambiato in questi ultimi giorni senza alcuna giustificazione, lo stesso che stenta ancora a curare le ferite date dallo sterminio degli ebrei: la storia di un tempo sembra essere sparita lasciando qualche traccia di un inchiostro indelebile. I bambini disegnano la guerra, costretti a vivere con il terrore che perseguita il loro cammino, per non parlare degli ospedali in difficoltà per prestare le cure per chi ne ha urgentemente bisogno. Una tragica catastrofe che obbliga un popolo ad abbandonare case, affetti personali e soprattutto costretti ad assistere a scene di violenza inaudita. Chi fa la guerra dimentica l’umanità, che tacciano le armi. La parola PACE per cassare la pazzia… prevalga il negoziato!
Michele Vario