La Maddalena di Artemisia Gentileschi torna a Napoli dopo 400 anni

La Maddalena di Artemisia Gentileschi torna a Napoli dopo 400 anni

Napoli celebra un grande ritorno: la “Maddalena”, capolavoro di Artemisia Gentileschi dipinto nella città partenopea tra il 1630 e il 1635, sarà esposta al pubblico per la prima volta dopo circa 400 anni. L’opera sarà visibile presso il magnifico Complesso Monumentale di Santa Chiara, grazie a una collaborazione tra la Provincia dei Frati Minori di Napoli e Arthemisia.

Dopo secoli custodita in collezioni private e, negli ultimi cento anni, nella prestigiosa collezione Sursock a Beirut, la “Maddalena” è stata gravemente danneggiata nell’esplosione del 4 agosto 2020. L’intervento di restauro di Arthemisia ha riportato l’opera agli antichi splendori, evidenziando i caratteri di stile e narrazione visiva sviluppati da Artemisia durante il suo soggiorno napoletano.

**Esposizione e Progetto Culturale:**

La mostra avrà luogo all’interno degli spazi del Complesso Monumentale di Santa Chiara, in particolare nel Chiostro Maiolicato. Questa esposizione segna l’inizio di un progetto culturale di grande respiro che vedrà il Complesso ospitare importanti capolavori della storia dell’arte e mostre inedite. Tra queste, una grande mostra dedicata a San Francesco e a Santa Chiara è programmata per la primavera del 2025, in occasione del Giubileo e dell’ottocentesimo anniversario della creazione del “Cantico delle Creature”.

**Artemisia a Napoli:**

Trasferitasi a Napoli nel 1630, Artemisia Gentileschi trovò nella città un ambiente artistico vivace e stimolante, grazie anche alla protezione di Fernando Afán de Rivera, Duca di Alcalá e Viceré di Napoli. A Napoli, Artemisia consolidò la sua carriera, producendo una vasta quantità di opere, collaborando con artisti locali e mantenendo rapporti epistolari con illustri committenti.

**La Sede: Complesso Monumentale di S. Chiara:**

Costruito tra il 1310 e il 1340, il Complesso di S. Chiara è composto da Monastero, Basilica e Convento. Originariamente progettato in stile gotico e dall’architetto Gagliardo Primario, subì una trasformazione barocca nel ‘700 e un restauro post-bellico che ne ripristinò le forme gotiche. Il Chiostro Maiolicato, progettato da Domenico Antonio Vaccaro e realizzato dai maestri Giuseppe e Donato Massa tra il 1739 e il 1742, è noto per le sue vivaci decorazioni in ceramica maiolicata, che rappresentano allegorie degli elementi naturali e scene di vita quotidiana.

**Patrocinio e Collaborazione:**

L’esposizione è realizzata con il patrocinio della Regione Campania e grazie alla collaborazione tra la Provincia Napoletana del Ss. Cuore di Gesù dell’Ordine dei Frati Minori, il FEC (Fondo Edifici di Culto), Agape e Arthemisia. La curatela scientifica è di Costantino d’Orazio, e il catalogo è edito da Moebius. Tra i partner tecnici, Handle Art & Design Exhibition, Pubblilaser, Sater4Show, Fb Work, Ballandi e EB Studioarkè.

Questo evento non solo rende omaggio ad Artemisia Gentileschi, ma rappresenta un momento di grande importanza per la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale di Napoli.

La Maddalena di Artemisia Gentileschi torna a Napoli dopo 400 anni