“Sarà per noi un privilegio ospitare in Irpinia, in questa parte desolata delle aree interne, il direttore e l’inviata de La Repubblica che ha curato la particolare, e forse surreale, narrazione (?) di Mirabella Eclano e della nostra provincia. Sarà nostra cura provvedere al trasporto in sella ad un’asina o a qualche bue, che nel frattempo si sarà riposato dopo la Tirata del Carro (che tradizione strana offre questa Italia di scorta, sic!), per accompagnarli in un tour (caspita! conosciamo anche qualche parola straniera) finalizzato a mostrare i luoghi di questo pezzo d’Irpinia che ricorda il Far West.
Detto questo, e non si scherza, ci preme solo ricordare che l’abitato di Mirabella Eclano insiste su una delle principali arterie di collegamento, che è antica e moderna allo stesso tempo, conosciuta a molti, ma forse non all’inviata di Repubblica, come APPIA. E ancora: a distanza siderale, parliamo di qualche chilometro, ci sono ben due caselli dell’Autostrada A16 Napoli-Canosa, l’autostrada che collega Tirreno e Adriatico. Si tratta dei caselli di Grottaminarda e Benevento.
Non solo. Si vede da queste parti, fortunatamente, ancora qualche bus. Così come qualche camice bianco (senza citare le eccellenze della sanità pubblica e privata che si trovano a quattro passi, che strano!).
Appare troppo sottolineare la storia di questi luoghi. E poi il sito archeologico dell’antica Aeclanum (fondata alla fine del III sec a.C.), le architetture religiose, i quattro centri museali, le aziende artigianali, commerciali, enogastronomiche, ricettive che rappresentano un traino importante per l’intera provincia.
Infine, una domanda: ma vuoi vedere che il G7 riesca davvero a dare una marcia in più a questo territorio, che lo faccia o meno un Governo di centrodestra? Noi ci crediamo. Molto. E, mi si consenta, io ci credo. Ci credo profondamente da cittadino e da presidente della Provincia, orgogliosamente iscritto al Partito democratico. Le cose buone le sappiamo apprezzare”.