Dal Vangelo secondo Luca 15,1-32 . Domenica scorsa abbiamo meditato su una verità fondamentale della nostra fede: Dio amore e solo in Lui possiamo veramente amare! Il Vangelo di questa domenica ne è la prova. Gesù racconta delle parabole perchè i farisei e gli scribi ”mormoravano”: ”costui riceve i peccatori e mangia con loro”. Dunque Gesù vuole rispondere allo ”scandalo” della BONTA’ DI DIO. La prima parabola presenta Dio come un pastore che cerca la pecora uscita volutamente dall’ovile. Avrebbe potuto lasciarla perdere ma come diceva Paolo VI: ”il peccato accende in Dio una fiamma più intensa d’amore, un desiderio di riaverci e di reinserirci nel suo piano di salvezza …”. La seconda parabola presenta Dio nell’immagine di una donna che si pone alla disperata ricerca del suo tesoro: l’uomo è il tesoro che Dio non si stanca mai di cercare quando si allontana da Lui. La terza parabola è il vertice del Vangelo. Un padre aveva due figli. Uno decise di fuggire di casa. Volle in anticipo la parte di patrimonio che gli spettava. Il padre si piega alla libertà del figlio, perchè l’amore non si può imporre ma soltanto proporre. Il figlio è l’uomo. Il padre è Dio. Il figlio va a divertirsi e sperpera i sudori del padre E’ il mistero del peccato, il PECCATO CHE DELUDE: il denaro, infatti, finisce, il figlio perde gli amici, prova la fame, il dolore, la fatica, l’umiliazione, il disprezzo. Dio invece attende e, nel constatare il ritorno del figlio, fa festa! Ecco lo ”scandalo”, l’incredibile, l’impensabile, l’inspiegabile secondo i criteri umani: la bontà di Dio è veramente un grande e meraviglioso mistero che riusciremo a capire solo se saremo anche noi capaci di ”bontà” e non di mormorazione o di condanne affrettate. ”Chi non ama non ha conosciuto Dio, perchè Dio è Amore” (Gv 4,8) Auguro a me e a tutti, la gioia dell’incarnazione quotidiana della bontà di Dio. BUONA DOMENICA