Sono passati 40 anni dal giorno in cui la prima campanella della scuola è squillata per l’ultima volta il Primo Ottobre. Era il 1976 e dall’anno successivo una legge stabilì che l’inizio delle lezioni veniva anticipato a settembre, con date che sono poi diventate flessibili a seconda delle regioni ma anche dei singoli istituti. Ma c’era una volta la scuola che cominciava lo stesso giorno per tutti, appunto il Primo Ottobre.
Un salto indietro nel tempo con una riforma che, di certo, farebbe felici gli studenti pugliesi: avviare l’anno scolastico il primo ottobre. L’idea, come spiega La Gazzetta del Mezzogiorno, è stata presentata dal consigliere regionale Gianni Stea e ha accolto il favore dell’assessore regionale al Diritto allo studio Sebastiano Leo e del presidente della VI commissione consiliare, Domenico Santorsola.
Il consigliere regionale aveva presentato negli scorsi giorni un’interrogazione al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e all’assessore Leo, per discutere nell’immediato dell’apertura delle scuole ad inizio ottobre.
Tema che sarà al centro di un tavolo per la riprogrammazione dell’avvio dell’anno scolastico, a cui saranno invitati i rappresentanti delle associazioni e dei sindacati del personale docente e dei trasporti pubblici. Il provvedimento potrebbe quindi essere confermato già a partire dall’annualità 2018/2019: la Puglia farebbe così da apripista in Italia.
“Rimodulando il calendario – ha spiegato Stea – si eviterà una situazione che crea disagi a studenti e personale docente, oltre all’economia del turismo, costretta a stagionalizzare sempre di più, accorciando di fatto i mesi di lavoro”. La riapertura nella seconda decade, come conferma il consigliere, obbliga i ragazzi “ad estenuanti bagni di sudore in istituti per niente attrezzati a far fronte alle ondate di afa”.