Ci si chiederà cosa c’entra una tartaruga con la grande mostra del cibo di Boston, New England 2014 (www.nwfs-expo.com), soprattutto se si tratta di una tartaruga “di terra” e non “di mare” e che poco mastica l’inglese.
Difficoltà motorie a parte, la Tartaruga di Sentieri e Sapori ha già dimostrato di essere tenace e determinata per cui, nonostante la lentezza del suo passo, conosce bene la strada che intende percorrere e le rotte che deve seguire. I sentieri, i percorsi, di terra o di mare, non la spaventano. Pian piano arriverà ovunque sia necessario per la realizzazione della sua mission.
Già. Perché la missione di Sentieri e Sapori (www.sentieriesapori.it) è chiara: valorizzazione di risorse naturali, culturali, enogastronomiche ed artigianali; valorizzazione delle produzioni di eccellenza, del settore agro-alimentare e di altri settori che esprimono il forte senso di appartenenza al territorio. Il nostro territorio, il territorio delle Terre del Sud. Promuovere il Sud attraversando regioni, stati e continenti. Ma anche importando al Sud tutto ciò che proviene da culture differenti ed in grado di arricchirci con la forza della contaminazione creativa e fantasiosa.
Questa volta si tratta di promuovere in terra statunitense prodotti tipici campani, quali nocciole, nocciole ricoperte di cioccolato, pasta di nocciole e miele, mieli di tutti i tipi, cioccolato, olii, formaggi, salumi, vini che, avendo incuriosito il palato di qualche assaggiatore d’oltreoceano, si preparano a penetrare il mercato internazionale, avendo già ottenuto consensi in Italia e in alcuni paesi della Comunità Europea. I prodotti in questione sono tutti a marchio Tenuta Sibilia (www.tenutasibilia.it), giovane azienda agricola irpina, che in campo di eccellenze sa il fatto suo, sia per i sistemi di produzione e lavorazione sia per le strategie di marketing adottate.
Ma Sentieri e Sapori ed il suo Presidente nonché fondatore, Restaino Giuseppe, porteranno sulla piattaforma Expo americana non solo i prodotti dell’azienda pioniera che ha accolto la sfida dei buyers americani: essi si faranno portavoci della cultura dell’interland nolano-vesuviano ed irpino e di tutte le sue espressioni più note e acclamate: la festa dei gigli di Nola; il carnevale savianese; il festival teatrale casamarcianese; le basiliche paleocristiane di Cimitile; i reperti archeologici dell’area nolana; i beni archeologici dell’area avellana; i beni culturali della città di Avellino e della sua provincia; le bellezze naturali della costiera amalfitana e sorrentina ecc.
In bocca al lupo alla tartaruga, allora, o meglio … best of luck! E.. vedremo cosa avrà da raccontarci al suo rientro.
