Un seminario formativo sullo sviluppo territoriale delle aree interne per dar vita ad un progetto infrastrutturale
Domani (Mercoledì 2 Ottobre) alle ore 15.30 presso l’aula consiliare “A. Sacco” di Cervinara si parlerà della Valle Caudina come un vero e proprio modello per un laboratorio di urbanistica di ampio e complesso interesse per l’intera provincia irpina. Promosso dall’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Avellino, in collaborazione l’ANCE Costruttori di Avellino e con il patrocinio della Regione Campania. Il seminario con il titolo “La Valle Caudina, laboratorio per un progetto di sviluppo infrastrutturale e paradigma di urbanistica sostenibile”, vuole porre l’attenzione su un territorio “cerniera” tra aree interne e città metropolitana, tra i territori della costa tirrenica che vivono in frenetica espansione e le aree interne che lottano contro lo spopolamento. Si parlerà di urbanistica e di infrastrutture attraverso un centro nevralgico che potrebbe essere modello di studio, se ben definito e progettato.
Interverranno al seminario: Erminio Petecca, Presidente dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Avellino; Michele Di Giacomo, Presidente ANCE Avellino; Filuccio Tangredi, Sindaco di Cervinara; Pasquale Pisano, Sindaco di San Martino Valle Caudina; Antonio Russo, Presidente Città Caudina; Giuseppe Grimaldi, Direttore Generale ACaMIR; Francesco Todisco, Consigliere Presidente Regione Campania per le aree interne; Maurizio Petracca, Presidente Commissione regionale Agricoltura; Luca Cascone, Presidente Commissione regionale Trasporti; Bruno Discepolo, Assessore Regionale al Governo del Territorio. Parteciperà all’evento il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
“Per gli architetti è una occasione importante per focalizzare l’attenzione sulle problematiche di un’area complessa come quella della valle Caudina, periferica rispetto alla provincia, che vive le difficoltà di uno sviluppo infrastrutturale interrotto dalla mancanza di risorse pubbliche, un ritardo sull’adeguamento delle infrastrutture esistenti ed una dismissione di attività industriali legate soprattutto all’attività edilizie e al manifatturiero. Un’area che vive la sua doppiezza, divisa a metà tra due province, due parchi, due comunità montane, due distretti sanitari, due tribunali, due soprintendenze, può essere riunificata da un solo progetto strategico. E qui si apre la discussione in un confronto con gli amministratori regionali e locali: quale modello strategico è da ritenersi prioritario e condivisibile da tutti i comuni che fanno parte della Città Caudina?”. E’ quanto ha dichiarato in un’intervista il presidente degli architetti irpini Erminio Petecca.