L’emergenza che stiamo vivendo ci pone inevitabilmente difronte a tante altre emergenze. Tra queste non possiamo sottovalutare la violenza perpetrata ai danni delle donne tra le mura domestiche. Non dimentichiamo che all’inizio di febbraio ancor prima che scoppiasse la pandemia in sette giorni sono stata ammazzate sei donne da mariti o compagni violenti. Nelle ultime settimane da più parti arriva il monito di restare a casa. La casa però non sempre è luogo di serenità e armonia. Ci sono donne e spesso anche molti bambini che vivono con i loro aguzzini. Ci sono donne che subiscono violenza verbale, psicologica, sessuale ed economica quotidianamente e che in questa situazione sono messe ancor più sotto pressione. Se è vero che l’unica nostra salvezza in questo momento è restare a casa è anche vero che chi vive situazioni di violenza deve “scappare” da casa, deve denunciare, deve chiedere aiuto ai centri antiviolenza. A livello nazionale è attivo h24 il numero antiviolenza e antistalking 1522. C’è anche un’ applicazione per smartphone gratuita, collegata al 1522 che si può scaricare e ci dà la possibilità di entrare direttamente in chat con operatori che possono aiutarci.
Dr. ssa Mariarosaria Alfieri
(Psicologa, Criminologa)