Reparti a rischio e paralisi totale per le attività dell’ospedale che fa capo alla nostra Provincia di Avellino. Parliamo del San Giuseppe Moscati che da mesi sta vivendo davvero un periodo buio. Il collasso del polo sanitario irpino è addirittura giunto in Parlamento. L’interrogazione, in cui si chiederà al Governo quali misure intende adottare per evitare la paralisi del nosocomio irpino, è pronta. E’ stata scritta direttamente da medici e infermieri del Moscati e sarà presentata la prossima settimana a politici e amministratori irpini. «Convocheremo parlamentari, politici, amministratori e sindaci – annuncia il vice segretario regionale Anaao-Assomed Nicola Acone -. Lo scorso giovedì abbiamo raggiunto l’intesa con le altre sigle sindacali. Non so cosa avverrà nelle prossime settimane, ma una cosa è certa: il nostro riferimento non è più la Regione Campania e la struttura commissariale. Quello che ci ha comunicato il subcommissario, Mario Morlacco, e confermato il Governatore, Stefano Caldoro, non serve e non basta. Adesso ci riferiremo direttamento al ministro per la salute, Beatrice Lorenzin. Siamo da anni un’azienda virtuosa e parsimoniosa. Da due anni il bilancio è in pari. Eppure i tagli sono stati lineari, senza alcuna considerazione per le nostre emergenze. Risultato? Ora il Moscati rischia la paralisi”. Interviene anche il referente sindacale: “faremo di tutto per salvare il Moscati, ma deve essere l’impegno di tutti a fare la differenza. A partire dai politici. Il Moscati è di tutta l ‘Irpinia”. In sette anni i dipendenti del Moscati in meno sono 273, una situazione davvero allarmante che speriamo rientri nel più breve tempo possibile.