La Giunta comunale ha deliberato l’approvazione del Piano triennale delle azioni positive 2016-2018 predisposto di concerto con il CUG (Comitato Unico di Garanzia) e volto ad assicurare la rimozione degli ostacoli che impediscono la piena realizzazione di pari opportunità di lavoro tra uomini e donne. In particolare si intende perseguire il contrasto ad ogni forma di discriminazione e mobbing e di favorire e garantire inoltre pari opportunità e dignità sul posto di lavoro a tutti i lavoratori e lavoratrici.
Il Piano – che ha ricevuto il plauso della Consigliera di Parità competente territorialmente, dott.ssa Domenica Lomazzo – rappresenta uno strumento per offrire a tutti i dipendenti comunali la possibilità di svolgere le proprie mansioni in un contesto lavorativo sicuro e attento a prevenire situazioni di malessere e di disagio.
La valorizzazione professionale e il benessere organizzativo sono infatti elementi fondamentali per la realizzazione delle pari opportunità anche attraverso l’attuazione delle direttive dell’Unione Europea, al fine di accrescere l’efficienza, l’efficacia e la produttività dei dipendenti e allo scopo di migliorare la qualità del lavoro e quindi dei servizi resi ai cittadini e alle imprese.
Il Comune di Avellino intende pertanto realizzare un Piano di azioni positive teso ai seguenti obiettivi:
– promuovere lo sviluppo professionale (quindi la formazione);
– favorire la conciliazione tra tempi di vita e tempi professionali (organizzazione degli orari di lavoro);
– contrastare qualsiasi forma di discriminazione e di violenza morale o psichica;
– favorire in generale il benessere organizzativo.
“Sono particolarmente soddisfatta per l’approvazione del Piano triennale di azioni positive. – ha dichiarato l’Assessore al personale Anna Carbone – è estremamente significativo che ciò avvenga in coincidenza con la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Con questo strumento fissiamo una serie di misure e di programmi ai quali tutti i dipendenti dell’Ente comunale dovranno adeguarsi e che riguarderanno il contesto lavorativo al fine di eliminare ogni forma di discriminazione e favorire il perseguimento del benessere organizzativo. Sono convinta – conclude l’assessore – che tanto più una persona senta di appartenere ad una organizzazione – perché ne condivide i valori, le pratiche, i linguaggi – tanto più trova motivazione e significato nel suo lavoro”.