Con Orfeo, cantore della prima umanità, nasce la Poesia, divino mistero dell’essere. La donna nella natura la canta ed è cantata con la sua forza umana, intrisa della naturale vitalità. E le foglie si stupiscono, le bestie della foresta si placano attonite, il mormorio del ruscello si frena al suono della voce di Orfeo.
La Poesia coglie il mistero e lo supera addolcendo persino gli Dei dell’Ade, portando con sé l’amore di Euridice. E i misteri dell’Amore e della Poesia continuano a svelarsi nella dolcezza, nella tenerezza, e nella passione del cuore innamorato di Catullo per Lesbia che lo antepone a Giove, padre di tutti gli Dei.
E fu Giove a sottrarre Enea all’amore dell’infelice Didone, regina fenicia, cantata nell’eterna elegia di Virgilio. Il tempo fugace trova Ermione nel pineto, madida di pioggia che cade sulla favola bella della vita.
I suoi occhi polle d’acqua, il suo sorriso bianco mandorlo, sono l’armonia della natura dannunziana.
E la Poesia è la mia ricerca,
è la ricerca della bellezza,
dell’armonia,
è la ricerca della verità,
della libertà.
Questa è la mia ricerca, la ricerca della Donna attraverso la Donna. Una donna dove la vita si cela e nello stesso tempo si disvela, completa, armoniosa, malinconica, fatta di quella malinconia che non è annullamento, ma è invece creazione, vita, amore.
Maria Rosaria Di Rienzo
Donna
Donna,
bambina a piedi nudi
che giochi con l’onda
e mentre la sfuggi
ti lasci inseguire
e ridi alla spuma
che spruzza i tuoi ginocchi
ti donerò una conchiglia
che ti racconti
fiabe di mari lontani.
Donna,
fanciulla alla finestra
occhi sgranati sui sogni
mentre la luna
traccia strisce di luce
sulla tua chioma bionda,
ti donerà una rosa
scarlatta nella notte
dei tuoi capelli
appena in boccio
come i tuoi pensieri.
Donna,
fronte reclina
su di una pagina bianca,
sulle tue spalle
tutto il peso e l’incanto
d’essere donna,
occhi che inseguono
trame di bellezza
diafane come sogni
che dai tuoi sogni rinascono,
ti donerò una spiga di grano
che dica tutta la sapienza del tempo.
Donna,
stilla di pianto sul tuo ciglio,
la rugiada ai tuoi occhi
dona nuovo splendore
come a corolla
di scura viola.
Ti darò un fiore azzurro,
il passato svanisce
e non fa più male
non occorrerà molto
per tornare a sorridere.