A San Leucio oltre 2000 persone hanno risposto all’invito della Fondazione Mario Diana
La morte di Mario Diana, vittima innocente di camorra, non è stata invana! Questo il messaggio che viene dalla serata-spettacolo organizzata dalla Fondazione Diana attraverso il readingde Le Confessioni di Sant’Agostino di Alessandro Preziosi per ricordare l’imprenditore ucciso dalla camorra il 26 giugno 1985. Uno spettacolo che è divenuto un momento forte di testimonianza suggellato dalla presenza di circa 2000 persone.
«Ho avuto l’onore di interpretare Don Giuseppe Diana e credo che insieme a Mario Diana rappresenti quella coscienza sociale fatta di una volontà unica e non corruttibile. Nel nostro intimo è molto difficile riuscire ad entrare in un concetto tanto complesso, ma chi è alla guida di un Paese, di una città, di una circoscrizione, di una Questura, di una Prefettura, di un qualsiasi ambito di questa meravigliosa terra, non dovrebbe mai dimenticare di affermare un’unica e indivisibile volontà: il rispetto della dignità umana», ha affermato Alessandro Preziosi.
La serata si era aperta con la testimonianza della giornalista e scrittrice Maddalena Maltese che ha lavorato a un libro sulla storia di Mario Diana: “La sua forse non è una figura simbolica dell’anticamorra, per noi sempre alla ricerca di miti e di eroi. Forse Mario era troppo normale, era un semplice padre, un uomo innamorato della sua terra, un imprenditore che voleva lavorare da uomo libero”.
Poi sul suggestivo palcoscenico del Belvedere di San Leucio è salito Alessandro Preziosi che ha iniziato a leggere Sant’Agostino. «Qualsiasi genere di successo nella vita del singolo comporta una grande confusione di valori, ed è per questo che sto cercando di impegnarmi, nel dubbio, a “dirottare” gli effetti di questo successo nell’aiuto concreto di chi ha bisogno di noi». Le parole di Sant’Agostino lette da Preziosi si stagliano tra il pubblico rapito dalla profondità del testo ma anche dalla bravura dell’attore, protagonista della fiction Rai sul Vescovo di Ippona.
Lo spettacolo-evento è stata l’occasione non solo per ricordare un uomo onesto e semplice, un imprenditore geniale e innovativo, ma anche per rappresentare un momento di riflessione sui valori autentici della vita. Tanti gli ospiti che hanno voluto essere presenti dando una testimonianza forte tra cui il Vescovo di Caserta, Giovanni D’Alise, il Capo di Stato Maggiore della Nato, il Comandante della Brigata Garibaldi di Caserta.
Per la sua famiglia e per la Fondazione, istituita in suo nome due anni fa, ricordare l’impegno e i valori promossi da Mario Diana è stata l’occasione per dimostrare che il sacrificio di uomini giusti e onesti, che hanno pagato con la vita il loro “no” alla camorra, non è stato vano, ma è diventato esempio di coraggio, seme di rinascita e di riscatto per chi ancora crede nella libertà e nella legalità. La Fondazione Mario Diana onlus, che ha promosso e organizzato la serata, ha voluto fare un dono alla famiglia Diana mostrando in prima assoluta la proiezione di “Non Invano”: un cortometraggio realizzato dal video maker Carlo Sgambato, con la partecipazione dello scultore Ciro Vignes, autore di un busto dell’imprenditore, che in soli quattro minuti, sintetizza il messaggio di speranza lasciatoci da Mario Diana.
Al termine è stata la signora Antonietta, vedova di Mario Diana, che ha consegnato in dono ad Alessandro Preziosi un tessuto in seta di San Leucio che simboleggia la ricchezza di una terra che ha voglia di vivere e di produrre.