L’ultimo rapporto presentato dalla World Meteorological Organization certifica che le concentrazioni di gas serra continuano ad aumentare, i vari accordi internazionali sul contenimento e la riduzione delle emissioni di CO2, non ultimo quello di Parigi è saltato.
di Saverio Bellofatto
Manca la volontà dei grandi paesi industrializzati oltre a misurarci con i paesi del sud est asiatico che sono cenerentola in materia ambientale. Da più parti, associazioni ambientaliste, Verdi, ISDE, Greenpeace,Lega Ambiente sottolineano la necessità di un piano energetico formato al 100% da energie rinnovabili entro il 2050″.
“È il maggiore incremento che abbiamo osservato nei 30 anni dalla nostra attività”. A lanciare l’allarme sull’aumento di anidride carbonica nell’atmosfera è un rapporto presentato dalla World Meteorological Organization (Wmo). I livelli di Co2 hanno raggiunto livelli che sulla Terra non si registravano da 3 a 5 milioni di anni fa. “Abbiamo avuto un balzo del 50% sulla media dell’ultimo decennio“, ha spiegato Oksana Tarasova, responsabile del programma globale di controllo dell’atmosfera terreste al Wmo. Il report ha esaminato il periodo 2015-2016 e analizzato i dati di 51 Paesi. Le concentrazioni di gas serra sono passate da 400 a 403,3 parti per milione. “Il precedente aumento massimo registrato prima risaliva al 1997-98: 2,7 parti per milione contro gli attuali 3,3″. Principale artefice di questo cambiamento, oltre alle emissioni prodotte dall’uomo, è stato El Niño, un fenomeno climatico che riscalda le acque dell’Oceano Pacifico che ha causato una grave siccità e ridotto la capacità delle piante di assorbire l’anidride carbonica.
A commentare la situazione anche il segretario generale del Wmo, Petteri Taalas: “Senza rapidi tagli sulle emissioni di Co2 e di gas a effetto serra andremo verso pericolosi aumenti di temperature entro la fine di questo secolo, ben al di sopra dell’obiettivo fissato dall’accordo di Parigi sul cambiamento climatico“. Anche l’Unione europea si era mossa per cercare di controllare le emissioni, proponendo delle sanzioni per le case automobilistiche che non riusciranno a rispettare il rispetto dei limiti imposti dalla legge.(fonte: Il fatto quotidiano)
I cambiamenti climatici hanno provocato solo quest’anno numerosi disastri, e a nulla sono serviti gli impegni presi nei vari summit internazionali. L’uso incontrollato di pesticidi in agricoltura, del petrolio in tutte le sue forme,gli incendi, stanno portando la terra in un percorso “ Senza ritorno”
Urge un impegno globale, innanzitutto sviluppando un piano energetico formato al 100% da energie rinnovabili, a cui va aggiunta una politica di risparmio energetico e dei consumi. Portare la raccolta differenziata dei rifiuti al 100%, per ridurre anche l’utilizzo dei termovalorizzatori. La nuova politica deve misurarsi con l’ambiente e con l’habitat, non più a servizio esclusivo dell’economia ma per un mondo a misura di uomo. Altrimenti quale eredità raccoglieranno le future generazioni?