Lauro

Lauro

Le più antiche testimonianze dell’agglomerato lauretane risalgono all’età romana. Dal Medioevo all’età napoleonica Lauro fu un importante feudo marchesale e la sua posizione strategico-militare nel vallo di Lauro fu lungamente oggetto di contesa nell’avvicendamento e consolidamento delle varie dinastie in Campania.

Lauro fu dominio del Principato di Benevento e poi di quello di Salerno e di Capua. I Normanni lo conquistarono nel 1057 con Riccardo I Dregngot, conte di Aversa; fu poi elevata a contea da Ruggero il Normanno per essere donata a Roberto da San Severino attorno al 1115. Rimase poi feudo dei Sanseverino fino al 1212, quando entrò in possesso di Federico II di Svevia, il quale lo donò prima a Pietro di Sangermano e poi a Giovanni di Lauro. Nel 1232 la contea tornò ai Sanseverino e appartenne in seguito a molti principi e conti locali, ed infine agli Orsini, conti di Nola, che la conservarono fino a quando ad Enrico Orsini furono confiscati i beni per aver preso parte alla congiura dei Baroni contro Ferdinando I di Napoli.

Nel 1541 Lauro fu venduta per circa 12.000 ducati a Scipione Pignatelli mentre nel 1632 venne acquisita dai marchesi Lancellotti che la tennero fino all’abolizione della feudalità (1806). Nel 1799, l’intero abitato uscì quasi indenne dall’incendio appiccato dalla truppe francesi, giunte nel Vallo per punire la posizione assunta dalla popolazione nei confronti della Repubblica Napoletana.Lauro

La storia di Lauro conserva anche il ricordo di Umberto Nobile, professore ordinario di Costruzioni Aeronautiche dell’Università di Napoli, generale dell’Aeronautica Italiana (Corpo Ingegneri) progettista nativo del comune ed autore, nel 1926 e nel 1928 di due straordinarie imprese aeronautiche al Polo Nord realizzate a bordo di dirigibili di sua creazione