Si è svolto mercoledì 4 agosto 2021 a Lauro presso la sala conferenze del locale del Bar-Pasticceria GF3 il tanto atteso convegno dal titolo: “Quale sanità territoriale dopo la Pandemia Covid 19? Il futuro della medicina e dei servizi locali. Quale prospettive per il Vallo di Lauro.
Ad introdurre i lavori Giuseppe Rubinaccio il quale ha affermato: “La Sanità sui nostri territori va riorganizzata, perché abbiamo dei medici straordinari e in qualche caso, come affermato dal dott. Filomeno Caruso, anche sottopagati, ma serve riorganizzare la rete e farlo valorizzando gli uomini e le grandi professionalità e soprattutto, qui mi riferisco in particolare al Vallo di Lauro, mettendo a disposizione le strutture e i mezzi. Questo non lo dico io, lo dicono medici in prima linea che mercoledì sera hanno lanciato questo appello a chi dovrà eseguirlo con forza e nell’ambito della manifestazione, consentitemi di essere solo per un secondo autoreferenziale, che tra mille restrizioni e come ha detto il professore Marfella con eroismo, siamo riusciti ad organizzare, grazie anche alla sensibilità dei titolari del Gf3 di Lauro. Occasioni perse, come quella di avere un centro ambulatoriale per l’Emostasi anche nel Vallo di Lauro, come ha spiegato l’ amico dottore Antonio Ciampa. Sanità negata, come l’ecografo messo a disposizione dal Comune di Lauro ma mai accettato dall’ASL di Avellino. Cose che fanno rabbia, ed in mezzo ci sono strutture che rischiano di diventare dei gusci vuoti. Come ogni iniziativa, nonostante i tentativi di delegittimare e affondare, ancora una volta andati a vuoto, abbiamo avviato una battaglia. Non sarà una cosa lasciata così a caso, il solito bla bla bla politichese. L’impegno forte e chiaro e’ quello di una nuova battaglia per la Sanità nel Vallo di Lauro. Il convegno di ieri con j suoi contributi autorevoli ne è stato un punto di partenza. Ringrazio i relatori e anche quanti hanno voluto interagire dal pubblico, come l’amico Giovanni Ferraro , che è sempre in prima linea in tante battaglie a livello locale, nazionale e regionale. Tutti dobbiamo sentirci impegnati a dare un contributo in questa battaglia di dignità e di salute per le nostre terre.