L’attività dell’Arma finalizzata alla prevenzione e repressione dell’odioso fenomeno delle truffe, continua in maniera incessante.
Questa volta l’indagine avviata dai Carabinieri della Stazione di Lauro prende spunto dalla denuncia sporta da un uomo che, dovendo assicurare la propria auto, è stato attratto da un’offerta di una polizza R.C.A. pubblicizzata su internet.
Non ha esitato quindi a richiedere un preventivo.
Ignaro del raggiro in cui sarebbe incappato, ha effettuato il pagamento del premio, di circa 300 euro, mediante ricarica su carta prepagata. Ma ricevuta la somma pattuita, il sedicente “broker assicurativo” non ha attivato la polizza rendendosi irreperibile.
Dopo aver inutilmente atteso qualche giorno, il malcapitato ha quindi deciso di sporgere denuncia.
Le indagini condotte dai Carabinieri hanno consentito di risalire all’identità del presunto responsabile. Si tratta di un trentenne della provincia di Roma (già noto alle Forze dell’Ordine) che, alla luce delle evidenze emerse, è stato denunciato in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria.
Questo tipo di truffe, molto diffuse negli ultimi tempi, si basano sul phishing di siti e piattaforme di note compagnie assicurative, attraverso la costruzione di false pagine web pressoché identiche a quelle reali. In queste “trappole virtuali” vengono inseriti contatti telefonici che mettono in comunicazione l’ignara vittima con l’operatore che asseconda o alletta il malcapitato e gli impartisce le modalità di pagamento.
Il consiglio dei Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino è di prestare particolare attenzione nella sottoscrizione di nuovi contratti tramite internet e di verificare, prima della stipula del contratto, che la polizza sia emessa da società e intermediari regolarmente autorizzati allo svolgimento dell’attività assicurativa. Attenzione, inoltre, al momento della richiesta di pagamento del premio assicurativo da parte dell’agenzia: meglio non versare l’importo se l’assicurazione richiede l’utilizzo di metodi di pagamento non tracciati, quali la ricarica di carte prepagate, che non garantiscono la sicurezza del pagante.