In previsione del Congresso Nazionale del PD, domenica scorsa, si sono tenuti i congressi di circolo del PD nei comuni della provincia; a Lauro, ancora una volta emerge la pessima gestione, votazioni riservate a pochi intimi che detengono il proprio pacchetto di tessere, evitando di estendere l’invito al voto a chi ha sempre militato nel partito e che, peraltro, non ha avuto nemmeno la possibilità di rinnovare la propria tessera, per la mancata comunicazione.
Pertanto, molti ex esponenti del partito, nonché tesserati da una vita, non hanno avuto modo di esprimere il proprio voto perché la votazione non è stata resa pubblica e francamente non so in quali locali o abitazione si è tenuta, visto che da tempo il circolo materialmente non esiste. Siamo alle solite votazioni fantasma. In questa occasione mi sento di esprimere tutta la mia indignazione contro tale gestione che ha arrecato solo danni al partito. Il risultato delle ultime elezioni politiche la dice lunga in merito; l’analisi rivela chiaramente che si è trattato di un voto di protesta mai registrato in precedenza, malgrado tutto si continua ad ostentare un potere e/o visibilità che non esiste. Dopo la sconfitta elettorale è stato indetto un congresso contro la volontà della maggior parte dell’assemblea, è stato eletto un direttivo con circa un terzo degli aventi diritto al voto e chi lo presiede, qualche giorno fa si scaglia contro l’On. Del Basso De Caro e la sua area di elettori. Insomma, si vuole riprendere a fare politica o si vuole distruggere totalmente un partito di per sé lacerato. Tengo a precisare che l’On.le De Caro e la sua area decariana, hanno conseguito la percentuale più alta a carattere provinciale, regionale ed anche nazionale. Non lo dimentichiamo.
L’On.le De Caro è un professionista affermato sia dal punto di vista professionale che politico e non dimentichiamo che è stato regolarmente eletto dal popolo negli anni e nelle varie competizioni elettorali. Credo che sia arrivato il momento di fare una corretta analisi di coscienza, bisogna prendere atto che molti elettori sono stanchi, chiedono un “VERO RINNOVAMENTO”, qualcuno deve realizzare che arreca meno danni se resta a casa. (Michele Siniscalchi)