Due carabinieri e una guardia giurata travolti e uccisi da un’auto,un bilancio che purtroppo si è aggravato oggi nel peggiore dei modi, nessuno ha avuto scampo da quel terribile incidente avvenuti sulla statale 7 bis Nola – Villa Literno, mentre erano in corso i rilievi per fare luce su un banalissimo sinistro tra due vetture.
Tutto succede dopo un primo lieve incidente tra una Opel Zafira e una Hyundai Atos: la prima vettura delle forze dell’ordine ad arrivare sul posto è una pattuglia dei carabinieri di Castello di Cisterna, raggiunta poco dopo da una «gazzella» dei militari di Nola. Iniziano gli accertamenti e, quando stanno per concludersi, sopraggiunge, ad altissima velocità, una Volkswagen Golf, guidata da un 26enne, Carmine Sannino, che travolge l’appuntato scelto Vincenzo Ottaviano, 40 anni (li aveva festeggiati quattro giorni prima e la moglie gli aveva regalato un’auto), sposato con un figlio, in servizio a Castello di Cisterna, il conducente di una delle vetture coinvolte nel primo incidente, la guardia giurata Gennaro Benigno, di 50 anni, originaria dell’Avellinese, e il vice brigadiere Attilio Picoco, 46 anni, in servizio a Nola.
La guardia giurata muore sul colpo; l’appuntato scelto, invece, muore nell’ospedale Cardarelli di Napoli, per le ferite riportate; il vice brigadiere riesce a sopravvivere, ma le sue condizioni erano critiche. Era ricoverato nell’ospedale San Giovanni Bosco dove è morto questa sera. L’incidente stradale ha coinvolto anche gli altri due carabinieri che sono riusciti a salvarsi grazie alla loro prontezza di riflessi: hanno evitato l’impatto lanciandosi tra le sterpaglie ai bordi della strada. Per loro, solo lievi ferite altrimenti poteva essere davvero una strage. Carmine Sannino, il 26enne alla guida della Golf, è stato denunciato per omicidio stradale e la sua auto sequestrata. Il giovane è risultato negativo all’alcoltest e al narcotest ma da accertamenti risulta che nel momento dell’incidente stesse chattando al telefono.
L’incidente ha sconvolto l’opinione pubblica e profondo cordoglio fu espresso dai rappresentanti delle istituzioni. Dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, generale di corpo armata, Giovanni Nistri. Messaggi anche dai ministri dell’Interno, Matteo Salvini, e della Difesa, Elisabetta Trenta, dai vertici dell’Arma e dal Capo della Polizia, Gabrielli.
I funerali del vicebrigadiere Attilio Picoco si terranno quasi probabilmente giovedì prossimo nel Vallo di Lauro dove il brigadiere viveva con moglie e figli. La notizia della morte ha lasciato un enorme tristezza nella comunità sia dell’Arma dei Carabinieri che tra i tanti amici. Il parroco Don Vito Cucca di Quindici, molto amico di Attilio ha scritto: “Ho pregato a Lourdes con tutta la mia comunità, ho celebrato stamattina affidandoti alla Madonna dell’Abbondanza, ho abbracciato tua moglie Patrizia con tanta fiducia nel cuore! Purtroppo le vie del Signore sono misteriose! Continuo a pregare per te, perché da lassù tu possa ancora amare e guidare la tua cara famiglia! RIP Attilio.