Nella storia della lotta contro la camorra, il vescovo Antonio Riboldi emerge come una figura di coraggio e determinazione, soprattutto per il suo ruolo pionieristico nel marciare a Ottaviano nel 1982 alla testa degli studenti, sfidando apertamente il potere criminale di Cutolo. Il suo ricordo è ancora vivo, e un incontro organizzato dalla Pro Loco di Taurano con l’Isis Nobile Amundsen assume un significato particolare in un momento in cui un sondaggio svela una realtà sconcertante sulla percezione della camorra tra gli studenti della Campania.
I dati del sondaggio, promosso da Il Mattino e Radio Marte e basato su diecimila studenti, evidenziano una preoccupante mancanza di coinvolgimento nella lotta contro la criminalità organizzata. Il 64% degli studenti non parteciperebbe mai a un comitato anticamorra, mentre il 57% non si immagina neanche di poter esprimere un’opinione in merito. Ancora più inquietante è il fatto che il 57% dei ragazzi ritiene che si parli poco di criminalità organizzata a scuola.
Questi dati pongono l’attenzione sulla necessità di rafforzare gli sforzi educativi e di sensibilizzazione per coinvolgere gli studenti nella lotta contro la camorra e promuovere una cultura di denuncia e impegno civico.
L’incontro prevede interventi significativi da parte di diverse personalità, tra cui il saluto del sindaco di Lauro, Rossano Sergio Boglione. Luigia Conte, dirigente scolastica, il colonnello Domenico Albanese del Comando provinciale carabinieri di Avellino, monsignor Franco Iannone, rettore del Seminario di Nola, e Pietro Perone, giornalista e autore del libro “Don Riboldi il coraggio tradito” (edizioni San Paolo), si confronteranno su tematiche cruciali riguardanti la lotta contro la criminalità organizzata.
Il ricordo di Don Antonio Riboldi e il suo impegno contro la camorra continuano a ispirare la comunità locale, e questo incontro rappresenta un’opportunità per riflettere sul passato, affrontare le sfide attuali e cercare nuove vie per coinvolgere le generazioni future nella battaglia per un futuro più giusto e libero dalla criminalità.