“Sulla vertenza dei lavoratori de La Doria di Acerra intervenga il governo e si riapra la trattativa per una soluzione che non penalizzi gli operai e gli assetti produttivi di un’area già pesantemente deindustrializzata”. Lo dichiara Michela Rostan, deputata di Liberi e uguali, in una interrogazione urgente al Ministero per lo Sviluppo economico.
“Da due mesi – scrive la parlamentare -, nello stabilimento in provincia di Napoli si vive una situazione di tensione e preoccupazione a causa dell’annunciata chiusura delle attività produttive. Lì vi lavorano 67 dipendenti, ai quali si aggiungono un’altra trentina dell’indotto. Secondo i sindacati la chiusura dello stabilimento di Acerra – su cui l’azienda parla di perdite per circa 3 milioni di euro – non si giustificherebbe in alcun modo dal momento che mai si è fatto ricorso alla Cassa integrazione, si continua a lavorare su tre turni, mentre la stessa azienda annuncia investimenti per l’ampliamento dell’opificio industriale di Parma.
Il primo tavolo di trattativa aveva ottenuto quanto meno la garanzia che gli operai sarebbero stato redistribuiti sugli altri tre stabilimenti campani del gruppo. Adesso emerge l’ipotesi che molti di loro siano trasferiti a Parma. La chiusura di quello stabilimento peserebbe in modo drammatico su un territorio già provato da altre crisi aziendali e con una disoccupazione tra le più alte d’Italia. Chiedo al Governo, quello in carica e quello che si dovesse formare, di intervenire per agevolare la ricerca di una soluzione condivisa che non penalizzi i lavoratori”.