Un gruppo di ricercatori del dipartimento di ingegneria della Columbia University ha trovato un modo per rendere veramente utile uno smartphone, sviluppando un accessorio dal basso costo che consente di eseguire analisi mediche in grado di scovare i marcatori di diverse infezioni eventualmente presenti nel sangue in appena 15 minuti.
Un dispositivo che, per la prima volta, replica tutte le funzioni meccaniche, ottiche ed elettroniche di un laboratorio in un piccolo oggetto tascabile che non necessita di energia poiché viene alimentato dallo stesso smartphone, al quale può essere facilmente collegato. Poche gocce di sangue prelevate dal dito ed analizzate immediatamente sono sufficiente perché il dispositivo svolga un test ELISA (Enzyme-Linked ImmunoSorbent Assay, modello di analisi immunologica standard) rivelando l’eventuale presenza di anticorpi di HIV e sifilide (attiva e non attiva) grazie ad un unico esame.
La realizzazione di uno strumento del genere può dirsi rivoluzionaria soprattutto per i Paesi in via di sviluppo: è noto come una diagnosi tempestiva possa essere una eccellente forma di contrasto di molte malattie ma le difficoltà nell’accedere alle risorse, unite ai costi che troppo spesso queste comportano, rendono ancora più complessa l’estirpazione di una piaga come quella dell’AIDS. Affinché una struttura possa dotarsi di una strumentazione in grado di svolgere test ELISA, infatti, si stima che siano necessari 18.450 dollari: decisamente molto di più dei 34 dollari che equivalgono ai costi manifatturieri del dispositivo il quale è compatibile con qualunque tipo di smartphone disponibile sul mercato.