Si terrà il prossimo 16 novembre alle ore 14,30 nelle prestigiose sale del Castello d’Alagno di Somma Vesuviana (Na), il convegno “Le fortificazioni del Casamale e la presenza aragonese a Somma Vesuviana. Storia Archeologia Arte Letteratura“, un importante momento di confronto tra studiosi con l’obiettivo di riportare alla ribalta la conoscenza, la difesa, il recupero e la valorizzazione delle evidenze architettoniche proprie dello storico borgo vesuviano, e dei felici esiti letterari acquisiti a seguito della presenza spagnola.
La città di Somma Vesuviana vanta non solo una documentata e rilevante fase storica aragonese ma, ancor oggi, custodisce vestigia e monumenti di quel proficuo momento che ha vissuto da co-protagonista, accanto alla sede napoletana del Regno: le mura di fortificazione di origine medievale del borgo del Casamale e il castello D’Alagno ne sono un fulgido esempio.
Alla sessione di studi parteciperanno studiosi di chiara fama che hanno dato pronta adesione alle istanze prodotte dal territorio:
· dott. Domenico Russo – Presidente della Biblioteca Civica “Raffaele Arfè”
· dott. Domenico Camardo (con la collaborazione del prof. Aldo Cinque e del dott. Mario Notomista) – Capo Archeologo dell’Herculaneum Conservation Project
· prof.ssa Marina D’Aprile – Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale
· arch. Salvatore Cimmino – Associazione Proloco Somma Vesuviana- settore studi e valorizzazione
· prof. Guido Maria Cappelli – Università di Napoli “L’Orientale”
· prof. Enrico Di Lorenzo – già Ordinario di Letteratura Latina Università degli Studi di Salerno
· prof. Jacopo Pignatiello – Docente di Storia e Lingua e Letteratura Italiana al Liceo “Matilde Serao” di Pomigliano d’Arco
· dott. Mario Cesarano- Soprintendenza ABAP per l’area metropolitana di Napoli
· prof. Francesco Storti – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
L’apertura dei lavori sarà data dal Sindaco Dott. Salvatore Di Sarno che ha seguito personalmente la realizzazione del convegno, partecipando anche agli incontri di programmazione,
seguiranno i saluti del Console Generale di Spagna a Napoli e delle autorità presenti.
La segreteria organizzativa è curata da Nunzia Aliperta, Maurizio Bugno e Rita Cioffi, che lavoreranno anche per la pubblicazione degli Atti.
Il convegno avrà il patrocinio di istituzioni locali e nazionali, delle istituzioni accademiche cui afferiscono i relatori, e del Consolato Generale di Spagna a Napoli.
L’idea del convegno nasce alla fine del 2018 quando, per varie coincidenze, un gruppo di studiosi e amanti della cultura, sommesi, apre la propria disponibilità e ospitalità a chi, non sommese, mostra curiosità per i monumenti e per la storia del territorio di Somma Vesuviana. Da quell’incontro ne sono seguiti altri, nella consapevolezza generale che la storia di quella ‘faccia’ del Somma-Vesuvio, pur in presenza di una lunga tradizione di rinomati studi locali, necessita ancora di interventi specifici e, al tempo stesso, aspetta ancora l’ingresso nel quotidiano. Infatti, in quel gruppo di studiosi e appassionati sono emerse ben presto due istanze, quella di una maggior divulgazione della storia ‘locale’, anche nella prospettiva di un valore aggiunto alla coscienza civica di tutto un comparto e di un recupero concreto anche delle evidenze monumentali, quelle che oggi, eredità del passato, costituiscono una componente identitaria per Somma e per tutta l’area nord-vesuviana.
Il punto di partenza vero e proprio e l’idea stessa di un convegno che gettasse luce su una parte importante e poco conosciuta della storia di Somma è stata avanzata dal prof. Maurizio Bugno, Dottore di Ricerca in Storia Antica e già docente a contratto di Storia Greca all’Università di Napoli “Federico II”. Il contributo del professore è stato preziosissimo, dal punto di vista culturale e al tempo stesso umano: una miniera di cultura e di sapere che ha rappresentato, lungo l’arco di tutti questi mesi, il fulcro di tutto il lavoro e il collante del gruppo.
Il gruppo di studiosi e appassionati è diventato così un gruppo di lavoro. Dalle riunioni periodiche, aperte sempre alla partecipazione di chi volesse proporre idee e assumersi anche l’incarico di realizzarle, è nato il progetto del convegno sulla cinta muraria del Casamale. Si è notato difatti che proprio quell’evidenza architettonica, tutt’altro che episodica e marginale nella storia del territorio, pur ricevendo numerose menzioni in saggi scientifici, si trova citata in nota o al massimo ha ricevuto un rapido cenno nel testo. Insomma, con questo convegno, la cinta del Casamale passa dalle note a un testo, da una presenza in ombra alla luce di un evento specifico, i cui atti saranno peraltro pubblicati. Ma non c’è solo la storia, come s’è ricordato, c’è anche il quotidiano: nel convegno, e dal convegno, oltre alla conoscenza, nasce anche l’istanza di tutelare, valorizzare e rendere fruibile quel bene nel contesto urbanistico.
Va aggiunto che il convegno stesso non è che una parte delle idee su cui già si lavora, le quali presto pretenderanno il loro spazio, ancora nel senso di un’accresciuta consapevolezza di un passato che costituisca elemento di valore aggiunto per una rinnovata e rafforzata coscienza civica e identitaria, tema, quest’ultimo, che pare dunque essere l’elemento costitutivo del gruppo di lavoro «L’altra faccia del Somma-Vesuvio. Storia Cultura Arte Tradizioni». Il gruppo, che si identifica in un logo, è estraneo a ogni associazione, gruppo o ‘partito’ già esistente, e ha come unico obiettivo la promozione e il coinvolgimento generale per ogni attività che da Somma investa il territorio del Somma. Nel logo, il profilo disegnato riprende una prospettiva della sagoma del Somma diversa da quella ‘costiera’ del Vesuvio; c’è poi un punto fissato sulla posizione di Somma Vesuviana e cerchi concentrici che da quel punto si irradiano al territorio e oltre.