Eccellenze nelle cure cardiologiche, bene anche la gestione del parto, male – invece – tutto quanto riguarda l’ordinario e le liste d’attesa. E’ questo il quadro della sanità in provincia di Avellino. La “pagelle” agli ospedali irpini arrivano dal dossier “Programma nazionale esiti 2012” elaborato dall’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari) e pubblicato dal sito de Il Sole 24ore. L’ospedale Moscati di Avellino è tra le migliori 10 strutture italiane per gli interventi di valvuloplastica (interventi chirurgici grazie ai quali si correggo anatomicamente le valvole del sistema cardiocircolatorio senza sostituirle con delle protesi). Città ospedaliera promossa anche sulla cura dell’infarto miocardico acuto. Appena poco sopra la media nazionale per l’assistenza su questa patologia l’ospedale Sant’Ottone Frangipane di Ariano Irpino che, invece, ottiene un piazzamento migliore del Moscati sul tasso di mortalità ad un anno di distanza dall’insorgenza dell’infarto. Stesso discorso per la cura dell’ictus. La clinica Montevergine spicca sul fronte del Bypass Aortocoronarico: è tra le migliori venti nel paese. Dati positivi per la provincia di Avellino anche sul fronte delle complicanze durante il parto: sia il Moscati che la casa di cura Malzoni di viale Italia sono tra gli ospedali italiani di prima fascia. Sull’incidenza di parti cesarei, invece, il quadro è a tinte fosche. Percentuali molto basse alla Malzoni, bene anche il Moscati. Sopra la media nazionale, invece, il Sant’Ottone Frangipane di Ariano Irpino, il Landolfi di Solofra e la casa di cura Santa Rita di Atripalda. Bocciature sonore per l’Irpinia arrivano sulle liste d’attesa. Tempi lunghissimi in genere per tutti gli interventi chirurgici per fratture a tibia, perone e femore. Risultati accetabili, infine, sull’asportazione della cistifellea attraverso la laparoscopia per la Malzoni di viale Italia e per l’ospedale della città della concia. Al di sotto della media nazionale, invece, il Moscati di Avellino.