L’Europa League: tanto snobbata e tanto amata, specie quando si arriva fino in fondo e la propria bacheca non è propriamente delle più ricche. Ne è un esempio lampante il Villarreal campione in carica, che di certo non era partito col favore dei pronostici nella passata stagione. Mentre per il momento il “sottomarino giallo” se la sta spassando in Champions, tra l’altro all’interno di un girone in cui è presente anche l’Atalanta, le altre “cenerentole” del “Vecchio Continente” continuano a militare nella seconda coppa europea per club. Quella di quest’anno è la 51ª edizione del torneo, precisamente la 13ª con la formula attuale. La finale è prevista per il 18 maggio del 2022 a Siviglia, città che ha visto la squadra locale alzare la coppa UEFA più volte di tutti nella storia della competizione.
L’Europa League si appresta a far cambiare parecchie abitudini ai tifosi. A fine giugno, infatti, la UEFA ha stabilito che i gol in trasferta non varranno più doppio. Dopo ben 56 anni, quindi, la regola decadrà e ci saranno molte più possibilità che gli incontri della fase ad eliminazione diretta si protraggano ai supplementari. Ad oggi è ancora presto per valutare quanto questa novità influenzerà il cammino delle varie squadre europee, ma di certo la condotta delle compagini più modeste cambierà radicalmente.
Non sono poche le formazioni di rilievo che prendono parte all’edizione di quest’anno. Tra le italiane spicca soprattutto il Napoli,che da una decina di anni non manca mai l’appuntamento con una qualsivoglia coppa europea. Anche la Lazio, che ha da poco ingaggiato Maurizio Sarri in panchina, ha qualche buona possibilità di dire seriamente la sua. Un approfondimento con statistiche sull’Europa League evidenzia come il torneo non sia mai banale e come non sia semplice inquadrare la futura vincitrice a inizio stagione, ma sia il Napoli sia la Lazio hanno avuto modo di militare almeno una volta in Champions negli ultimi 3 anni. L’esperienza non manca. Per quanto riguarda i partenopei lascia ben sperare il pareggio all’esordio in trasferta contro il Leicester con il punteggio di 2-2 e in rimonta.
Tra le avversarie più ostiche non si può non segnalare il Monaco, semifinalista di Champions nel 2017. La Real Sociedad ha già dato filo da torcere al Napoli nella passata stagione. Il Lione e il Marsiglia sono indubbiamente le squadre più quotate di Francia dopo il Paris Saint-Germain e il Lille. Occhio al Leicester, inserito nel girone dei partenopei di Spalletti. Le “foxes” sono balzate agli onori della cronaca nel 2016, quando hanno vinto clamorosamente la Premier League sovvertendo ogni pronostico e scrivendo una pagina quasi surreale della storia del calcio. In generale, con le squadre inglesi c’è poco da scherzare e nel Leicester la qualità tecnica non manca di certo. Non sarebbe ingiusto iscrivere Vardy & co. al novero delle papabili vincitrici.
Sono 22 anni che una compagine italiana non vince la coppa UEFA. L’ultima a riuscirci fu l’incredibile Parma di Malesani e, in generale, un club della Serie A non arriva a sollevare un trofeo europeo dal 2010, cioè da quando l’Inter ha vinto la Champions League. Insomma, dopo il successo della Nazionale azzurra ad Euro 2020, adesso tocca alle squadre cittadine riscattarsi e riportare in alto il tricolore. Proprio l’Inter aveva sfiorato l’impresa poco più di un anno fa, soccombendo al Siviglia. Che sia questo l’anno buono?