SCHUMACHER (1997)
LA SCELTA DEL CAST…
In “Batman & Robin”, a dar vita cinematografica ai cattivi ci fu Arnlod Schwarzenneger nel ruolo di Mr. Freeze (uno scienziato premio Nobel che, dopo la caduta in una cisterna di azoto liquido, indossa una tuta criogenica in quanto il suo corpo può sopravvivere solamente ad una temperature di 50 gradi sotto lo zero e che vuole ibernare Gotham), Uma Thurman nei panni di Poison Ivy (una dottoressa vittima di un esperimento, che si prefissa l’obiettivo di punire Bruce Wayne per aver avviato ricerche dannose per l’ambiente) e Jeep Swenson nei panni di Bane (che in questo film viene adattato con il nome di “Flagello”, ma che è ben lontano dal Bane di Tom Hardy, in quanto è soltanto un energumeno privo di alcun tipo di personalità e caratterizzazione).
Aggiungici dei capezzoli ai costumi (a detta del regista l’intento era quello di richiamare alla sculture greche e ai loro canoni estetici con corpi a dir poco perfetti), accentua ancor di più le atmosfere fumettistiche della pellicola precedente, satura ancor più i color già sgargianti e avrai “Batman & Robin”: la perfetta trasposizione cinematografica di ciò che Batman non è.
In questo capitolo, com’è possibile evincere dal titolo, Robin diviene ancora più centrale nella storia del pipistrello. Kilmer, criticato anche dallo stesso regista per esser stato un “bambino viziato sul set” viene sostituito dal sex symbol George Clooney, che modifica radicalmente il carattere del personaggio, snaturandolo inevitabilmente. Ebbene, se il Bruce Wayne/Batman di Kilmer pecca una pessima scrittura (in quanto, l’attore non era affatto male nel ruolo), è accezione comune che il Bruce Wayne/Batman di Clooney sia il peggiore dell’intera epopea cinematografica del personaggio. La major si prefissò come obiettivo le vendite dei giocattoli. A tal proposito, lo stesso O’Donnell, che riprende per la seconda volta il ruolo di Dick Grayson successivamente, dichiarerà in un’intervista “La seconda volta mi sembrava che tutto fosse molto più leggero. In Batman Forever sentivo che stavo girando un film, mentre nel secondo avevo la sensazione di essere in una enorme pubblicità di giocattoli”. Dalla parte dei buoni si aggiunge un’ulteriore spalla, la Batgirl della meteora Alicia Silverstone, che nella storie è la nipote di Alfred (interpretato per la quarta volta da Michael Gough) il quale in questa pellicola appare malato e in fin di morte.
Con questo deludente “Batman & Robin” termina la quadrilogia del cavaliere oscuro. Una quadrilogia iniziata nel migliore dei modi con i primi due capitoli, ma terminata nel peggiore.
Difatti, con questo “Batman & Robin” il franchise dedicato al cavaliere della notte viene definitivamente ucciso.
Bisognerà aspettare quasi un decennio prima che il regista Christopher Nolan prenda in mano il pipistrello e lo faccia risorgere dalle ceneri con il suo strepitoso “Batman Begins” (2005).
Lo stesso Schumacher (scomparso nel 2020), qualche anno più tardi si scuserà con tutti i fan per la pessima regia.
CITAZIONE CELEBRI…
Nessuna. D’altronde in un film in cui Batman possiede anche una carta di credito chiamata “Bat-card” non c’è nulla di cui meravigliarsi.