di Salvatore Guerriero, Presidente Nazionale ed Internazionale della CONFEDERAZIONE DELLE IMPRESE NEL MONDO e GRANDI IMPRESE INTERNATIONAL
Ogni anno, con l’arrivo dei mesi estivi, si ripropone il dibattito sulla presunta “pausa” dell’Italia. Luglio e agosto, in particolare, vengono spesso percepiti come un periodo in cui il paese si ferma, con uffici pubblici chiusi, tribunali rallentati e grandi aziende che riducono drasticamente le loro attività. È un’immagine che si ripete, alimentata da una cultura che vede questi mesi come un diritto acquisito per il riposo e il recupero delle energie. Tuttavia, questa visione superficiale nasconde una realtà economica ben più complessa e dinamica, in cui sono proprio le piccole e medie imprese (PMI) a svolgere un ruolo fondamentale.
L’estate italiana, infatti, non è solo sinonimo di vacanze, ma rappresenta un vero e proprio volano economico per numerosi settori, in particolare quello turistico. E chi se non le PMI, la spina dorsale della nostra economia, sono le protagoniste di questa rinascita stagionale? Sono loro che, lontano dai riflettori, alimentano il tessuto produttivo del paese, gestendo le attività che accolgono milioni di turisti, italiani e stranieri, ogni anno.
Le piccole e medie imprese, con la loro capacità di adattamento e la loro attenzione al cliente, costituiscono l’ossatura dell’offerta turistica italiana. Dalle strutture ricettive come hotel, B&B e campeggi, ai ristoranti, bar e stabilimenti balneari, fino alle attività culturali e ricreative: è grazie al loro impegno che il nostro paese può vantare un turismo di qualità, capace di attrarre e fidelizzare milioni di visitatori.
Durante l’estate, queste aziende non si limitano a sopravvivere; prosperano, offrendo lavoro stagionale a migliaia di persone e contribuendo in modo significativo al PIL nazionale. Il turismo, infatti, rappresenta uno dei settori più rilevanti dell’economia italiana, e la sua crescita è strettamente legata alla capacità delle PMI di offrire servizi eccellenti e di valorizzare le bellezze del nostro territorio.
E non è solo una questione di numeri. Le PMI incarnano una filosofia di accoglienza e cura del cliente che è tipicamente italiana. Il loro successo non si misura solo in termini di fatturato, ma anche nella capacità di creare esperienze uniche, che fanno sì che chi visita l’Italia porti con sé ricordi indimenticabili e il desiderio di tornare.
Pertanto, è tempo di sfatare il mito dell’Italia che si ferma d’estate. Se è vero che molti settori rallentano, è altrettanto vero che il turismo, alimentato principalmente dalle PMI, accelera e si impone come uno dei pilastri dell’economia nazionale. Il lavoro svolto da queste aziende è fondamentale non solo per sostenere le comunità locali, ma anche per promuovere l’immagine dell’Italia nel mondo.
Questo non significa, però, che il turismo si ferma nei mesi estivi. Anche durante i mesi invernali, l’Italia continua a offrire un’ottima accoglienza nelle realtà sciistiche e di montagna, con strutture pronte a soddisfare le esigenze di chi ama la neve e il freddo. E lo stesso vale per altre stagioni, in cui il nostro paese propone offerte turistiche adeguate e attrattive. Insomma, il turismo è una vera macchina produttiva che genera benessere, produce reddito e crea innumerevoli opportunità, rendendo l’Italia una destinazione ambita in ogni periodo dell’anno.