Libero Sindacato di Polizia (Li.Si.Po.) – Considerazioni sul nuovo contratto per il Comparto Sicurezza.

Libero Sindacato di Polizia (Li.Si.Po.)   Considerazioni sul nuovo contratto per il Comparto Sicurezza.

Continua la beffa del Governo nei confronti di circa 450 mila persone, donne e uomini del Comparto Sicurezza.. Firmato il nuovo contratto, ne sono soddisfatti e orgogliosi solo il Sottosegretario di Stato presso il Dipartimento della Funzione Pubblica Angelo RUGHETTI, il Ministro dell’Interno Marco MINNITI e il Ministro della Difesa Roberta PINOTTI. Le Forze dell’Ordine, continuamente impegnate per la Sicurezza Pubblica e il mantenimento dello Stato civile nel rispetto della legalità, vedono puntualmente disattesa le loro aspettative, per l’evidente poca considerazione da parte dei governanti. Nei fatti Con l’art. 9 comma 17 del decreto Legge 78/2010 convertito nella Legge 122/2010, art.1, comma 1, il Governo allora in carica bloccò gli stipendi ai dipendenti pubblici. La Corte Costituzionale con sentenza n.178 del 24 Giugno 2015, ha dichiarato quel provvedimento illegittimo. Nonostante la norma, quindi, non esiste più dal mese di Agosto 2015, il blocco si è protratto fino a tutto il 2017. Nella fattispecie, la sentenza che ha sbloccato la contrattazione ha sancito, altresì, l’irretroattività del provvedimento stesso, per cui, pur riconoscendo il torto ed il maltolto, non ne ha disposto la restituzione. L’attuale esecutivo, che si è visto costretto a rinegoziare gli stipendi del pubblico impiego e il risarcimento dovuto per il mancato adeguamento dal mese di Settembre 2015 ad oggi, anziché chiamare le rappresentanze sindacali di categoria per ascoltare eventuali richieste e concordare gli adeguamenti salariali necessari, in sede di bilancio, ha deciso unilateralmente le somme che avrebbero dovuto bastare a zittire e umiliare questa categoria di lavoratori. Il 22 Dicembre 2017, con mossa squisitamente politica, sono stati convocati i Sindacati al tavolo della contrattazione con la richiesta di accettazione della bozza delle proposte già pianificate dal Governo. Per nulla soddisfatte, la maggioranza delle sigle sindacali ed i COCER delle Forze Armate hanno rifiutato di firmare, fatta eccezione per il Siulp e il Siap. Nella fattispecie, per la Polizia di Stato, questo Governo offriva un rimborso forfettario per gli anni 2016 e 2017 per complessivi 400-450 euro netti pro-capite e un aumento stipendiale di circa 100 euro lordi per il ruolo degli Ispettori e gradualmente meno per i ruoli dei Sovrintendenti e degli Assistenti ed Agenti, somme che, tassate, si sarebbero tradotte mediamente in 62 euro netti. Considerato che i circa 12,05 euro di indennità di vacanza contrattuale attualmente percepiti in busta paga verranno ovviamente meno, già i 62 euro sarebbero diventati effettivamente 50 (che noi del Li.Si.Po. riteniamo non congrui in relazione all’aumentato costo della vita e il diminuito potere d’acquisto). Tra l’altro non si è considerato di rivalutare adeguatamente anche le altre indennità accessorie (oltre lo straordinario), come quelle per servizi di Ordine Pubblico, missioni e relativi trattamenti economici, ferme all’anno 1992. Sembra paradossale che si percepisca più con il lavoro ordinario che con lo straordinario: nello specifico, a puro titolo esplicativo, un Assistente Capo della Polizia di Stato viene retribuito con circa 10,50 euro per un’ora ordinaria e circa 6,40 euro per un’ora straordinaria. Dopo diversi dibattiti e nonostante le rimostranze manifestate da tutte le altre rappresentanze sindacali, Siulp, Siap e Confederazione Uil per la Polizia di Stato, hanno firmato il contratto proposto. Ciò ha validato a tutti gli effetti la concertazione, avendo raggiunto il quorum necessario dei Rappresentati. A tanto, mentre i COCER dei militari della Marina e dell’Aeronautica, delusi, lasciavano l’aula, i rappresentanti delle altre sigle sindacali si sono visti costretti a firmare dietro il ricatto, normativamente sancito, che la mancata apposizione della firma li avrebbe fatti decadere dal diritto a partecipare alle future concertazioni. In conclusione, subiamo questo contratto che prevede pressoché gli “aumenti” dello stipendio di cui sopra, una rivalutazione delle ore di straordinario di circa 47 centesimi lordi ed il riconoscimento di 3 euro per la specificità del Comparto. Il Libero Sindacato di Polizia (Li.Si.Po.) ritiene oltraggiosa l’imposizione di questo Governo e oltremodo irriguardosa verso le Forze dell’Ordine, perché non tiene nella dovuta considerazione la specificità del lavoro e l’altissimo tributo in termini di vite umane pagato dai nostri colleghi per rendere servizio allo Stato. La stessa compagine politica, dal mese di Ottobre 2017, ha riconosciuto ai detenuti che lavorano per sei ore al giorno, per conto delle amministrazioni statali (svolgendo varie mansioni nelle cucine, per le pulizie, nel giardinaggio ecc.) il loro diritto all’aumento dello stipendio dell’83% portandolo a circa 1000 euro mensili, per 14 mensilità. A paragone si rappresenta, altresì, che: un neo-assunto con mansioni di Usciere-Commesso in Parlamento percepisce, da subito, uno stipendio lordo di 2.482 euro al Senato e 2.338 euro alla Camera che, dopo un anno, scatta rispettivamente a 2.659 euro (al Senato) e 3.199 euro (alla Camera dei Deputati), per quindici mensilità, con aumenti programmati fino a giungere a stipendi di 10.000 euro (rischi per la vita: nessuno); un Assistente Capo della Polizia di Stato con 18 anni di servizio, detrazioni per 2 figli a carico al 50%, percepisce uno stipendio di circa 1700 euro per 13 mensilità. Quanto sopra premesso, il Li.Si.Po. auspicava che ci fossero riconosciuti almeno 200 euro di aumento netti sullo stipendio e un risarcimento adeguato al mancato corrisposto dal Settembre 2015 ad oggi, oltre ad una maggiore rivalutazione dello straordinario e di tutte le voci accessorie nonché un ampliamento normativo in favore di questa specifica categoria di lavoratori ed a tutela dei familiari. Per la parte normativa si è invece rimandato a future concertazioni, probabilmente con altra compagine governativa. Oramai che …” la frittata è fatta”, speriamo di essere più rappresentativi per le prossime concertazioni, con la promessa che il Li.Si.Po. non smetterà mai di spendersi per le conquiste in favore dei diritti dei Poliziotti.

 

IL SEGRETARIO REGIONALE LI.SI.PO. PER IL LAZIO

Marco SCIALDONE