Costiera amalfitana, Minori.Dolci declivi e celebri terrazzamenti ornano una cornice paesaggistica paradisiaca e inusuale in questo scorcio della nostra costa.
Le nubi all’orizzonte, spesse e cariche, non lasciavano presagire nulla di buono ma gli dei, protettori di questo Eden terrestre le hanno spazzate via e hanno lasciato spazio al sogno e al godimento di un’ebbrezza surreale, a tal punto da elevare gli animi ad un livello spasmodico e, al tempo stesso, ilare.
Dopo una breve sosta alla Basilica di Santa Trofimena, patrona del luogo, che lascia a bocca aperta per la sintesi spaziale degli interni e i rimaneggiamenti neoclassici della facciata, il palato ha avuto la meglio, volgendosi in direzione di uno dei ristoranti più rinomati della zona, IL GIARDINIELLO.
Attraversato il giardino, che dà il nome al ristorante, si entra in una sala pulita, elegante, priva di quello sgradevole odore che, talvolta, inonda le atmosfere da taverna, e ci si lascia coccolare dallo staff e dal padrone di casa.
Un menu che lascia parlare i sensi, una carta dei vini sorprendentemente arricchita da prodotti irpini, pane di zucca della casa e liquore artigianale (Cicerenella), una combinazione perfetta per chi vuole assaggiare i tesori dei nostri mari, sapientemente cucinati, e lasciarsi cullare da magie sensoriali inaspettate.
Apollo invidioso ha fatto rispuntare il suo germoglio, dandoci la possibilità di proseguire il viaggio, facendo una sosta in un anfratto scosceso e selvaggio, da cui ammirare una rara perla tirrenica, immaginando di essere lì, su quei mitici scogli, a cantare con una sirena.
L’insolita Guida