a cura della dott.ssa Francesca Grassi
Troppo spesso la sete di conoscenza e il bisogno di evadere dalla quotidianità spingono ad allontanarsi dai luoghi di origine e a cercare mete rinomate e pubblicizzate con abili strategie di marketing , ottime per vendere un prodotto turistico ma del tutto indegne di renderne nota l’anima poiché ne calpestano la storia e il senso artistico.
Questa riflessione mi tormenta la mente quando mi ritrovo nel complesso della Basiliche Paleocristiane di Cimitile, un tesoro a pochi passi da casa, dove il tempo sembra essersi fermato e dove le colonne emanano profumi di un’arte dimenticata e soggiogata al potente dittatore della Burocrazia.
La Basilica Paleocristiana rappresenta il simbolo più evidente di una libertà di culto a lungo agognata dai Cristiani e concessa solo nel 313 d. C. con l’imperatore Costantino. La costruzione fu, da subito, considerata l’occasione per dimostrare l’unione tra Cristo e il suo popolo; a tale scopo si pensò di adattare il modello della basilica civile palatina in cui l’imperatore, in questo caso il ministro di fede, si mostrava ai suoi in un’abside di fondo, orientato verso est, e un’asse longitudinale per le processioni. Le Basiliche di Cimitile vengono erette sulla tomba del presbitero Felice, le cui virtù taumaturgiche avevano attirato masse di fedeli da tutto il mondo tra il II e il III secolo. Il complesso raggiunse il suo massimo splendore con San Paolino da Nola: egli si trasferì qui con la moglie Therasia per condurre una vita di meditazione e ampliò la basilica, creandone una nuova sui resti di quella di San Felice, con un’esposizione verso oriente rispetto alla tomba del santo. Le due costruzioni furono divise da un triforium per renderle comunicanti e abbellite da mosaici carichi di significati trascendentali e fontane per rendere la sosta dei pellegrini più confortevole.
Da pochi anni il sito attira l’attenzione di studenti e turisti “mordi e fuggi” grazie alla collaborazione di ragazze volenterose e con un forte amore per il proprio paese e le proprie radici come Olimpia e Felicia. Anche quest’anno il complesso ospita una grande manifestazione, il Pomigliano Jazz Festival che chiuderà la tournée ad Avella.
L’INSOLITO TOUR
