di Salvatore Guerriero, Presidente Nazionale ed Internazionale della CONFEDERAZIONE DELLE IMPRESE NEL MONDO e GRANDI IMPRESE INTERNATIONAL
In un’epoca in cui l’Italia è chiamata a fare i conti con sfide demografiche ed economiche senza precedenti, il futuro del paese dipende in larga misura dalla capacità di trattenere e valorizzare i suoi giovani. Se non si riuscirà a invertire la tendenza alla fuga delle nuove generazioni, il tessuto economico e culturale dell’Italia rischia di subire danni irreparabili.
La crisi demografica che stiamo affrontando è un segnale d’allarme che non possiamo permetterci di ignorare. Un paese che non si rinnova demograficamente è destinato a invecchiare e, infine, a scomparire. La diminuzione delle nascite e l’emigrazione dei giovani verso l’estero sono fenomeni che impoveriscono non solo l’economia, ma soprattutto il patrimonio umano e culturale della nostra nazione.
L’Italia, con le sue immense potenzialità, ha tutte le carte in regola per reagire. Ogni regione, dal sud al nord, dalle isole al centro, è un tesoro di eccellenze umane, know-how, economie locali, distretti economico-industriali e culture specifiche legate alla storia e alla tradizione. Tuttavia, queste risorse devono essere messe a disposizione delle nuove generazioni, che rappresentano il vero motore di un futuro prospero.
Rilanciare l’Italia significa offrire ai giovani opportunità concrete per costruire il loro avvenire nel proprio paese. Questo non implica solo investimenti economici, ma anche una rinnovata attenzione alla formazione, all’innovazione e alla valorizzazione del capitale umano. È necessario creare un ambiente che supporti e valorizzi le nuove generazioni, offrendo loro gli strumenti necessari per diventare protagonisti del cambiamento.
Il confronto con altre nazioni, dove le popolazioni sono giovani e hanno un futuro promettente, deve essere uno stimolo per fare di più e meglio. In molte parti del mondo, i giovani sono il fulcro di società in rapida crescita e trasformazione. L’Italia deve aspirare a questo modello, investendo sulle sue risorse umane e creando condizioni favorevoli per il loro sviluppo.
In conclusione, il rilancio dell’Italia passa necessariamente attraverso i suoi giovani. Dobbiamo invertire la tendenza alla fuga dei talenti, affrontare con determinazione la crisi demografica e sfruttare al meglio le immense potenzialità del nostro territorio. Solo così potremo garantire un futuro prospero e sostenibile al nostro paese, mantenendo vivo e vitale il tessuto economico, produttivo, umano e culturale che ci contraddistingue.