La nostra Italia risulta essere il Paese meno “resiliente “ al mondo in quanto a capacità di ripresa economica.
E’ quanto emerge dal rapporto sulla competitività del World Economic Forum “Global Competitiveness Report” in cui si rileva che per quanto “la maggior parte dei Paesi non sia ancora pronta per la trasformazione, l’Italia è in ritardo in 9 delle 11 priorità identificate.
Mentre gli altri Paesi del mondo, coinvolti allo stesso modo, sia dalla crisi economica che dal covid, seppure con modesta fatica , riescono a mantenersi a galla e non sprofondare.
L’Italia no.
Continua ad arrancare. E come risposta a questa importante differenza dagli altri Paesi, si assiste all’ormai noto scaricabarile di “colpe” tra politica, lavoratori e consumatori, ma il risultato rimane invariato. L’Italia non si rialza.
Tra le economie meglio preparate ci sono Svezia, Finlandia Olanda, Nuova Zelanda, Svizzera mentre l’Italia resta in coda fra i maggiori Paesi industrializzati con un punteggio di appena 51,9 su 100. Restando in Europa, la Germania ottiene un giudizio pari a 62,9, la Francia a 62,7 e anche Spagna e Portogallo si piazzano meglio attestandosi rispettivamente su 56,5 e 56,1.
Colpa o merito della politica?
Carla Carro