Le immagini della piccola Evie, con il viso coperto di lividi sta girando sul web.
A nulla sono servite per dichiarare colpevole la madre snaturata. Il Daily Mail ha riportato la notizia di una sentenza emanata nei confronti di una donna che ha picchiato la sua bambina di pochi mesi.
L’ha ferita sul volto, sopra il collo, sulle orecchie e sulle braccia, ma nonostante ciò la giuria è stata clemente con lei.
La notizia ha lasciato tutti sgomenti e sul web ci sono molte note di disappunto.
E’ accaduto in Australia un caso di violenza su una bambina di soli 8 mesi. Un reato molto grave, ma per il quale la 26enne Lorien Norman non deve scontare nemmeno un giorno di prigione.
Non è possibile che un reato così grave non venga punito dalla legge come merita.
Per lo meno, dovrebbe essere provato che la donna soffra di problemi psicologici tali che possano aver giustificato in qualche modo questo comportamento.
Casi di violenza sui figli se ne sentono spesso.
Sono, infatti, determinati da una condizione che colpisce le donne dopo che hanno partorito. Si chiama depressione post partum.
Lo stress dell’attesa di 9 lunghi mesi, la fatica del parto e gli sbalzi ormonali incidono molto. In alcuni casi vi è anche l’inesperienza di dover accudire un neonato, spesso anche da sole, che porta le donne a soffrire di questa condizione.
Molte mamme arrivano fino ad uccidere i loro figlioletti e poi quando si rendono conto di ciò che hanno commesso, si tolgono la vita, gettandosi dal balcone o avvelenandosi.
Della madre in questione non sappiamo molto, ma prima di emanare una sentenza di questo tipo nei suoi confronti, bisognerebbe approfondire le sue condizioni socio-culturali.
Ecco cosa ha stabilito la sentenza:
“Sebbene tutte le aggressioni verso i bambini, specialmente così vulnerabili e in tenera età, da parte di un genitore siano genericamente una violazione della fiducia,“la sua ingiuria è lontana dalle più gravi ingiurie dello stesso tipo in termini di grado di forza utilizzato e di durata dell’aggressione”.
E ancora:
“In questo caso noto in particolare l’opinione del pediatra che ha curato la bambina e che ha asserito che non ci sono fratture o ferite intracraniche e che le ferite possono essere completamente curate”.
Così ha stabilito il Giudice Jack Costello.
E’ davvero una sentenza choc. Cosicché Lorien Norman, ha scampato la prigione dopo essere stata giudicata colpevole per aver ferito sua figlia di 8 mesi con un cucchiaio.
Un reato di questo prevede una condanna fino a 13 anni di reclusione. Invece lei è stata solo multata con un’ammenda di 500 dollari.
Inoltre, ha dovuto promettere di avere per due anni un comportamento esemplare.
La giuria che ha emanato la sentenza è stata alquanto superficiale nel prendere questa decisione così delicata.
Ha dichiarato che le ferite della piccola non fossero particolarmente gravi. Non ha nemmeno considerato il fatto che all’arrivo della Polizia, la donna fosse molto agitata e minacciava di gettare la figlia dal balcone.
La bambina, portata in ospedale, presentava lividi su tutto il viso, sul collo, sulle orecchie e sulle braccia.
Come si può affermare che le sue ferite fossero cosa da poco? Sicuramente la bambina ha sofferto molto e va anche messo in conto il fatto che una bambina picchiata dalla madre può restare traumatizzata per il resto della vita.
Per la madre è stato fissato un periodo di terapia, ma resta in libertà condizionata.
Il padre della bimba è scioccato e non riesce a credere a una sentenza di questo tipo. Loro hanno anche un’altra bambina e la sua paura è che possa fare ancora del male alle sue figlie.
: “Sono disgustato e veramente senza parole,” ha detto il padre della bambina al Daily, “Dov’è la giustizia per la mia Evie?”.