Anche io lo scopro solo adesso mentre in rete cerco di informarmi il più possibile sulla questione “Terra dei fuochi”. Nello scorso luglio è stata presentata un’interrogazione parlamentare, indirizzata ai Ministeri dell’Ambiente e della Salute, per scoprire cosa si nasconde sotto la piana di Boscofangone, luogo in cui è sorto il Centro Commerciale Vulcano Buono. A chiedere un intervento concreto è il Forum Ambiente area nolana. L’interrogazione è sottoscritta da Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera, insieme ai deputati campani Vega Colonnese, Roberto Fico, Luigi Gallo, Silvia Giordano, Salvatore Micillo, Girolamo Pisano, Carlo Sibilia ed Angelo Tofalo. La vicenda balza agli onori della cronaca lo scorso gennaio grazie ad un’inchiesta del Corriere della sera dove venivano riportate inquietanti dichiarazioni riguardo la presenza di massicce quantità di rifiuti tossici industriali, illegalmente depositati nei terreni dell’area di Boscofangone. In particolare, il pentito di camorra Carmine Alfieri, come abbiamo scritto in un precedente articolo, sarebbe stato abbastanza chiaro circa la presenza di liquami nocivi, provenienti dalla Germania, nell’area in cui attualmente si trova il noto centro commerciale Vulcano Buono. Il Forum Ambiente ha in più occasioni cercato di sensibilizzare le autorità locali, senza ottenere alcuna risposta, inviando anche una lettera ai vari sindaci della zona. In tale missiva si chiedeva l’intervento immediato e la convocazione di un tavolo istituzionale per affrontare in modo deciso l’emergenza ecologica nella piana di Boscofangone e nelle aree circostanti. “Il Governo deve fare luce su questo dilemma affinchè la popolazione sia messa nelle condizioni di conoscere la realtà dei fatti, oltre che fare chiarezza sulla presenza di rifiuti tossici nel terreno su cui è stato costruito il centro commerciale Vulcano Buono. Se ciò corrispondesse al vero, la cittadinanza sarebbe gravemente esposta ad agenti inquinanti molto nocivi”. Ricordiamo che la struttura commerciale è frequentata da famiglie, anziani, bambini che vanno a stretto contatto con la struttura che tra le tante cose ha al suo interno un centro sportivo con piscina. Ci chiediamo: se la falda acquifera è inquinata, a quali rischi vanno incontro le centinaia di persone che frequentano il luogo?
Roberto Luciano