La cinquantaduenne torinese Luciana Littizzetto dopo “Sola come un gambo di sedano”, “La principessa sul pisello”, “Col cavolo”, “Rivergination”, “La jolanda furiosa”, “I dolori del giovane walter”, “Madama Sbatterflay”, (tutti best seller in Italia e in molti altri paesi del mondo!), presenta “L’incredibile Urka”.
Ex professoressa di Educazione musicale e di Lettere, attualmente è ospite fissa della gradevolissima trasmissione di RAI3 “Che tempo che fa” condotto dal garbato Fabio Fazio.
Assolutamente non bellissima (sulle sue fattezze ride anche lei…), è una figura di culto della comicità italiana, una delle poche donne.
In queste 200 pagine Lucianina (come, affettuosamente, la chiama Fazio) prende di mira tanti VIP, o presunti tali: con intelligenza, sarcasmo, simpatia, redige ben 77 capitoli che si fanno leggere con un sorriso spontaneo ed immediato, lasciando al lettore anche spunti di riflessione.
George Clooney, Emanuele Filiberto, Belen, Papa Francesco, Francesca Pascale, l’Ikea, l’Oki, Michelle Obama, Barack Obama, Putin, Gabriel Garko, Mario Ballotelli, Lady Gaga, Beckham, Ibra sono alcuni dei protagonisti dei capitoli del libro. Che si lascia sul comodino o in borsa, si legge un po’ alla volta, senza fretta, per il gusto della lettura e della battuta. Assolutamente non è necessario leggerlo tutto d’un fiato (anche perché 200 pagine son tante…).
Luciana Littizzetto o “l’incredibile Urka” è, quindi, una super-eroina (no, la polvere bianca non c’entra nulla…) che, come tutte le persone normali, ad un certo punto sbrocca e diventa… verde dalla rabbia!
Sconfigge i cretini a colpi di ironia e trasforma le loro azioni in perle di umorismo, la sua-nostra incazzatura in una grande liberatoria risata.
In pratica è come se l’Autrice guardasse il telegiornale insieme a te e lo commentasse dal divano di casa o in camera da pranzo… Insieme, trasformando l’indignazione che ti assale quando senti del superattico di Bertone, dei compensi di onorevoli e senatori, degli ingaggi dei calciatori, della malasanità, della malagiustizia in un sorriso, in una risata, in una pernacchia (celebre quella di Edoardo de Filippo)…
Emilio Vittozzi