L’attivista Luciano Angrisano, noto per il suo impegno nella tutela dell’ambiente e degli animali, ha lanciato un accorato appello ai sindaci italiani, esortandoli a non autorizzare l’installazione delle antenne 5G nei loro comuni. Angrisano ha sottolineato come, ad oggi, non esistano studi o dati scientifici che ne garantiscano la non pericolosità.
“L’installazione delle antenne 5G sta prendendo piede rapidamente in tutta Italia, diffondendosi da nord a sud e anche nelle isole,” ha dichiarato Angrisano. “È fondamentale tutelare la salute pubblica e, per questo, invito i sindaci a non concedere il benestare per l’installazione delle antenne, soprattutto nei pressi dei centri abitati come scuole, chiese e altri luoghi sensibili.”
L’appello di Angrisano si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione tra comitati, associazioni e cittadini che temono possibili rischi legati alla nuova tecnologia. “Il mio augurio è che sempre più sindaci ascoltino le voci di chi difende l’ambiente e la salute pubblica, e si oppongano all’installazione delle antenne 5G.”
In una nota curiosa, il Ministero della Salute, interpellato sulla questione, ha dichiarato di non avere dati specifici riguardo alla sicurezza del 5G. L’INAIL ha rimandato la questione alle ARPA regionali, evidenziando un certo grado di incertezza istituzionale sulla materia.
Angrisano ha concluso il suo appello con un invito alla sensibilizzazione e alla responsabilità: “Chiedo ai sindaci e alle Istituzioni a tutti i livelli di vigilare e, soprattutto, di tutelare la salute pubblica, come sancito dall’articolo 32 della Costituzione Italiana.”
La sua richiesta è chiara: senza prove concrete sulla sicurezza del 5G, è meglio adottare un approccio prudente per proteggere la salute dei cittadini e l’integrità dell’ambiente.